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La gastronomia sul lago di Garda

E' uscito il reality stories "Confessioni al ristorante " in formato ebook e paper book. Scritto da Wilma Zanelli, racconta con penna ironica e pungente, storie realmente accadute tra gestioni, fitti di ramo d'azienda, scuole di cucina ed home restaurant. Nomi di battesimo pescati a casaccio e città volutamente miscelate, perchè nelle confessioni si parla del peccato, non del peccatore. Tra il gelatiere degli abbracci, faccia di bronzo, la Queen della Granda, l'uomo degli "strani appetiti", quanti si riconosceranno?
del 01/06/20 -

"Anche il lago di Garda ha il suo Peyton Place, dove il tempo pare essersi fermato, con i suoi strani abitanti senza portafoglio, che alla chetichella entrano nella nuova bottega di Sestino, una novità da vedere. Una bella gastronomia che offre piatti pronti da asporto, ma anche la possibilità di consumarli sul posto, in un angolo dedicato, con il vignaiolo che offre solo vini locali. Da Sestino nella piovosa primavera 2019 passano tutti: i curiosi, gli opportunisti e gl’invidiosi. E poi arrivano i business man: strani venditori come il patito della pulizia che tenta di propinare scope, prese chissà dove: “ Con venti euro se ne porta via due ed in regalo le lascio il rimuovi ragnatele”. Appena allontanato l’uomo delle scope, arriva la volontaria di un'inesistente associazione che in cambio di un'offerta libera (che parte da una decina di euro) offre una piccola azalea già sfiorita: “Facciamo appello alla sua generosità. Lei è una persona che può permetterselo, è un imprenditore, la prego, doni qualcosa… Queste persone non hanno un lavoro. Lei invece è fortunato, ha dipendenti e un bel locale”, la donna tocca tasti dolenti e sensibili. “La prendo se mi fa una ricevuta” “Non è possibile” risponde lei “Allora nulla, buon giorno” chiude Sestino invitando la donna ad uscire. Il terzo “ospite” della giornata è il proprietario di casa che cerca, da almeno cinque anni, di vendere il suo vecchio appartamento vista lago. Pretende cifre da capogiro ( vent' anni fa valeva 300 milioni di lire) incurante della svalutazione degli immobili, del degrado dello stabile e del valore commerciale del momento. Quello che conta è la sua percezione che annebbiando la vista, lo convince a non mollare perchè quello è il posto "più bello del mondo". L'uomo se ne va verso le 11. Sino a quell’ora non un cliente vero, che abbia acquistato o consumato qualcosa. ".... tratto dal paper book "Confessioni al ristorante" di Wilma Zanelli - disponibile su Amazon



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