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Il Patronato Acli di Arezzo spiega la busta arancione dell'Inps

Sta arrivando nelle case dei lavoratori la famosa busta arancione dell'Inps, cioè una lettera contenente tutte le informazioni relative alla futura pensione. Per spiegare i contenuti della busta e per eventuali controlli è sceso in campo il Patronato Acli di Arezzo che in questi giorni sta accogliendo numerosi contribuenti alla ricerca di chiarimenti e che, di conseguenza, si è attivato per rispondere al generale stato di disorientamento indicando, passo dopo passo, i vari fogli della busta. Il direttore Pietro Donati, nell'invitare i lavoratori a verificare i dati contenuti all'interno della busta arancione, tranquillizza i destinatati della lettera: "Si tratta di un prezioso punto di partenza per immaginare il futuro, ma non rappresenta una reale e certificata proiezione della pensione".
del 24/05/16 -

Sta arrivando nelle case dei lavoratori la famosa busta arancione dell'Inps, cioè una lettera contenente tutte le informazioni relative alla futura pensione. Per spiegare i contenuti della busta e per eventuali controlli è sceso in campo il Patronato Acli di Arezzo che in questi giorni sta accogliendo numerosi cittadini alla ricerca di chiarimenti e che, di conseguenza, si è attivato per rispondere al generale stato di disorientamento indicando, passo dopo passo, i vari fogli della busta arancione.

Tra le prime voci, ad esempio, vi è il "calcolo previsionale della pensione" che riporta in maniera automatica il futuro reddito ottenuto al termine della carriera professionale: questa è una proiezione e un'ipotesi da verificare, dunque non è un valore certo ma qualcosa che nel corso degli anni potrebbe essere destinato a cambiare. Il secondo foglio riguarda invece "la previsione della decorrenza della pensione" che, attraverso un susseguirsi di numeri e percentuali, illustra una doppia data di pensionamento (la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata), la previsione della pensione futura lorda e il tasso di sostituzione. «Leggendo questi dati - spiega Pietro Donati, direttore del Patronato Acli, - il lavoratore si interroga su quale tipo di pensione avrà e su quando potrà andare in pensione. Un'idea è giusto farsela perché i contributi versati finora sono il punto di partenza per affrontare nel miglior modo possibile la vecchiaia, vicina o lontana che sia, ma quanto è realmente attendibile la busta arancione? Le leggi sulle pensioni e le tasse potrebbero mutare nel corso degli anni, così come potrebbe cambiare la retribuzione del lavoratore, dunque è bene sottolineare che quelle dell'Inps rimangono solo ipotesi».

L'unico punto fermo, ricorda il Patronato Acli, è la carriera lavorativa svolta fino ad ora che è illustrata nel terzo foglio e che contiene l'estratto conto contributivo utile ai fini della pensione. In questa sezione è necessario un controllo accurato degli importi versati nel corso degli anni, per appurare che tutto sia corretto dal momento che da quelle cifre dipende il futuro reddito pensionistico. «Il controllo e la verifica dei contributi accreditati - continua Donati, - necessita di una consulenza personalizzata e professionale da parte del Patronato Acli che può correggere eventuali anomalie ed errori. L'ultima parte della busta arancione sui contributi futuri simulati è infine abbastanza inattendibile perché immagina una situazione futura che, al momento, è imprevedibile. Ci teniamo comunque a rassicurare i cittadini: la pensione è un progetto di vita e non può essere ristretta in una regola standardizzabile e uguale per tutti».

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