Fondo di Garanzia per le PMI, cosa cambia con il DL Cura Italia ed il Decreto Liquidità

Per sostenere il sistema imprenditoriale italiano in questo periodo di emergenza sanitaria Covid-19, gli articoli 49 e 56 del Decreto Cura Italia e l’art. 13 del Decreto Liquidità, hanno introdotto alcune misure straordinarie per rafforzare il Fondo di Garanzia per le PMI.
del 15/04/20 -

Il Fondo facilita l’accesso al credito bancario a imprese e professionisti con basso merito creditizio, che hanno difficoltà ad ottenere finanziamenti. Le misure, già in vigore ed in deroga alla normativa vigente, sono operative per un periodo di 9 mesi dal 17 marzo 2020 (data di pubblicazione del DL Cura Italia) e la garanzia è concessa a titolo gratuito, senza alcuna valutazione della PMI beneficiaria.
Il Decreto Liquidità pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, prevede un incremento di 7 miliardi di euro della dotazione del Fondo ed una semplificazione di modalità e procedure burocratiche di accesso. Il Fondo era già stato potenziato dal DL Cura Italia con una dotazione di 1,5 milioni di euro.

Cos’è il Fondo di Garanzia per le PMI

Il Fondo di Garanzia per PMI è uno strumento agevolativo del MISE, istituito con Legge n. 662/96 e finanziato anche con risorse europee. Il Fondo sostiene micro, piccole, medie imprese e professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie.
Grazie al Fondo di Garanzia le impresa possono richiedere finanziamenti senza costose garanzie aggiuntive, come ad esempio costi di fidejussioni o polizze assicurative. La garanzia pubblica può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari.
L’intervento è concesso su tutti i tipi di operazioni sia a breve che a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti. Maggiori informazioni sulle disposizioni operative del Fondo di Garanzia al seguente link.
Con il DL Cura Italia l’importo massimo garantito per ogni singola impresa è elevato a 5 milioni di euro (invece di 2,5 milioni) e la sospensione del pagamento di rate di ammortamento connessa all’emergenza Covid-19 comporta la conseguente estensione della garanzia del Fondo.

Potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI con il Decreto Liquidità

Gli istituti di credito, grazie alla Garanzia resa dello Stato con il Decreto Liquidità, potranno finanziare fino a 25 mila euro le imprese e i professionisti, senza effettuare l’istruttoria bancaria, riducendo così i tempi di attesa per l’erogazione della liquidità e permettendo alle aziende di ripartire subito dopo l’emergenza sanitaria Covid-19, che ha paralizzato il mercato nazionale e internazionale.
Il Decreto Liquidità aumenta la dotazione finanziaria del Fondo di Garanzia per le PMI con ulteriori 7 miliardi ed estende la platea dei beneficiari alle aziende con 499 dipendenti.
Inoltre, per accedere alle garanzie concesse dal Fondo, le procedure burocratiche saranno semplificate in base alle seguenti categorie:
- garanzia al 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione di merito (le banche potranno erogare i prestiti senza aspettare il via libera del Fondo di Garanzia PMI);
- garanzia al 100% (di cui 90% Stato e 10% Confidi) per i prestiti fino a 800.000 euro, senza valutazione andamentale;
- garanzia al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, Confidi, senza valutazione andamentale.
Le misure straordinarie si applicheranno fino al 31 dicembre 2020.

Come accedere al Fondo di Garanzia per PMI

L’impresa deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda. In alternativa, ci si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo.

Altri interventi a sostegno delle imprese, introdotti dal Decreto liquidità

- Attraverso SACE, società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, il sistema imprenditoriale italiano potrà beneficiare di oltre 400 miliardi in più di risorse, che sommandosi ai 350 miliardi già previsti dal Decreto Cura Italia consentirà di raggiungere la cifra complessiva di 750 miliardi di euro.
- Approvata anche la normativa sulla Golden Power, lo scudo “antiscalata” contro le acquisizioni straniere di aziende italiane, che sarà esteso alle principali filiere produttive italiane come il settore alimentare, sanità, banche e assicurazioni.



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