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Ernesto Pellegrini su Rumenigge: “Kalle uomo eccezionale”

Karl-Heinz Rummenigge: il giocatore è al centro dell’intervento di Ernesto Pellegrini, ex Presidente dell’Inter, durante la kermesse della Gazzetta dello Sport
del 02/01/20 -

Durante la seconda edizione del Festival dello Sport di Trento, promosso dalla Gazzetta dello Sport, Ernesto Pellegrini ricorda i suoi anni alla presidenza dell’Inter, soffermandosi sul rapporto con l’attaccante Karl-Heinz Rummenigge, due volte Pallone d’Oro.

Festival dello Sport, Ernesto Pellegrini: “Rumenigge simbolo della mia Inter”

Dal 10 al 13 ottobre scorso si è tenuto il Festival dello Sport di Trento, il secondo appuntamento della rassegna organizzata dalla Gazzetta dello Sport. Durante la prima giornata della kermesse, quest’anno incentrata sul tema “Il fenomeno, i fenomeni”, uno degli incontri è stato dedicato a Karl-Heinz Rummenigge: insieme al Pallone d’Oro erano presenti sul palco l’ex calciatore Beppe Bergomi ed Ernesto Pellegrini, a capo del Gruppo omonimo, che ha ricoperto la carica di Presidente dell’Inter dal 1984 al 1995. “Volevo presentarmi al tifo con un grande giocatore e ho pensato subito a Kalle – spiega nel suo intervento – lo dico con rispetto degli altri, non ci sono stati altri giocatori all’infuori di lui“. Oltre al valore indiscusso come giocatore, per l’ex Presidente il suo acquisto non ha significato soltanto un investimento: “Era un giocatore di caratura mondiale, che aveva vinto tanti trofei, ma anche un uomo dalla grande umanità. Volevo un simbolo per la mia Inter e Kalle lo ha bene interpretato. Era un uomo eccezionale e modesto, semplice: la semplicità alberga nei cuori dei grandi uomini e lui lo è”. Oltre ad essere uno dei primi acquisti dell’era Pellegrini, Rumenigge all’Inter è stato promotore di un ingaggio che si rivelerà fondamentale nella vittoria dello “scudetto dei record”: “Fu lui a suggerirmi di prendere Lothar Matthaus, anzi, lo portò addirittura a casa mia”.

Ernesto Pellegrini, l’uomo dello scudetto dei record

Presidente e Amministratore Delegato, Ernesto Pellegrini nasce a Milano nel 1940. Dopo aver ricoperto il ruolo di Capo Contabile in Bianchi, azienda storica di biciclette, entra nel mondo della ristorazione collettiva e nel 1975 fonda Pellegrini S.p.A.: ad oggi il Gruppo è leader nei servizi per le aziende a livello nazionale e internazionale. Nel 1984 l’imprenditore acquista la società calcistica F.C. Internazionale, diventandone Presidente: durante il suo primo anno ingaggia l’attaccante tedesco Karl-Heinz Rummenigge, già due volte vincitore del Pallone d’Oro. Negli anni successivi la squadra stenta a decollare, soprattutto visto il dominio del Napoli di Maradona e del Milan degli olandesi. L’attesa dei tifosi viene ripagata abbondantemente nel 1989, quando l’Inter, allenata da Giovanni Trapattoni, conquista lo scudetto della stagione 1988-1989, il tredicesimo per la società: è lo “scudetto dei record” con 26 vittorie e sole 2 sconfitte. L’anno successivo arriva la Supercoppa Italiana, mentre nel 1991 l’Inter conquista la sua prima Coppa Uefa (oggi Europa League). Durante i suoi ultimi anni di presidenza, Ernesto Pellegrini porta la società a vincere anche il secondo titolo europeo: nel 1995, con l’acquisto di Massimo Moratti, finisce l’era di un Presidente ancora oggi ricordato e amato.



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