Decreto Rilancio – gli incentivi per il Sud Italia

Il Decreto Rilancio ha potenziato gli incentivi per il Sud Italia: gli articoli 244 e 245 del DL n. 34/2020 hanno introdotto alcune modifiche sulle misure “Resto al Sud” e “Credito d’imposta R&S per le aree del Mezzogiorno“.
del 23/06/20 -

Contributi per i beneficiari di “Resto al Sud”

Il Decreto Rilancio estende gli aiuti alle imprese del Sud Italia, concedendo contributi a fondo perduto ad imprese e lavoratori autonomi, già beneficiari dell’agevolazione “Resto al Sud“.

Il contributo massimo è di 15.000 € per lavoratori autonomi e liberi professionisti, erogabile solo dopo il completamento dei programmi di spesa già agevolati da Resto al Sud. Per le imprese, l’importo è pari a 10.000 € per ciascun socio dell’impresa, fino ad un importo massimo di 40.000 €.

La misura Resto al Sud sostiene lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e nelle regioni colpite dal sisma Centro Italia (Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche), tra il 2016 ed il 2017.

L’incentivo è dedicato alle imprese costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, compresi liberi professionisti e aspiranti imprenditori di età compresa tra i 18 e 45 anni, che costituiranno l’impresa entro 60 giorni dall’esito positivo delle valutazione.

Le iniziative imprenditoriali ammesse sono relative alla produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura e la fornitura di servizi alle imprese o alle persone e servizi per il turismo. Sono escluse dall’incentivo le attività agricole e il commercio.

Le nuove attività dovranno essere localizzate nelle seguenti aree:
- Sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia
- Aree terremotate Centro Italia: Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche

L’agevolazione copre fino al 100% delle spese, attraverso un contributo a fondo perduto (35% dei costi) ed un finanziamento bancario (65% dell’investimento) garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, da rimborsare in 8 anni.

A seguito del DPCM dell’11 Aprile 2020, il finanziamento bancario sarà coperto direttamente dalla Garanzia del Fondo per le PMI, senza che sia necessario l’intervento di un Confidi autorizzato e con un conseguente vantaggio per i beneficiari in termini di costi e tempo.

Credito d’imposta R&S per le aree del Mezzogiorno

Anche il “Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo per il Sud Italia” subisce una piccola modifica che riguarda l’intensità del beneficio.
L’incentivo sostiene le spese per attività di ricerca e sviluppo, sostenute dalle imprese localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tra gli investimenti ammessi all’agevolazione fiscale, rientrano anche le attività R&S relative al coronavirus.

L’aliquota agevolativa, che inizialmente era del 12%, varia in base alla dimensione dell’impresa beneficiarie come di seguito:
- bonus del 45% per le piccole imprese
- beneficio fiscale del 35% per le medie imprese
- credito d’imposta del 25% per le grandi imprese

Il bonus sarà fruibile fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020.



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