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Come convivere con i volatili nelle proprie case: il comune romano obbliga i cittadini a prendersi cura dei nidi

Facciamo chiarezza su come comportarsi con i nidi degli uccelli che spesso spuntano sui balconi e sui davanzali delle finestre, in quanto vi sono alcune specie che vanno protette, mentre per piccioni, tortore e gabbiani il discorso è diverso e bisogna evitare di farli nidificare sui nostri balconi.
del 05/08/20 -

L'arrivo della bella stagione porta con sé il ritorno di alcune specie di volatili che riprendono possesso dei loro vecchi nidi, mentre altri ne fanno di nuovi. Sono numerose le specie volatili che affollano le città nei mesi caldi e che depongono le uova.
Come comportarsi quindi con i nidi degli uccelli che spesso spuntano sui balconi e sui davanzali delle finestre? Vi sono infatti alcune specie che vanno protette, mentre per piccioni, tortore e gabbiani il discorso è diverso e bisogna evitare di farli nidificare sui nostri balconi. Facciamo un pò di chiarezza.

Come comportarsi con i nidi dei volatili in casa

Per gestire la convivenza con i volatili e i loro nidi, bisogna evitare di dare loro del cibo. Come ci ricordano gli addetti ai lavori del Centro di Recupero Fauna Selvatica della Lipu, “è sempre sbagliato dare del cibo alle specie selvatiche, va infatti a discapito della loro salute e del loro grado di autonomia". Quindi, dare del cibo agli uccelli non solo li indurrà a rimanere, ma li priverà pian piano del loro istinto di procacciarsi il cibo per proprio conto, con il rischio di trasmettere questo comportamento insano ai piccoli.

Dissuasori per piccioni, tortore e gabbiani

Piccioni, tortore e gabbiani devono necessariamente essere scoraggiati dal nidificare sui balconi, in primis per ragioni igienico-sanitarie, ma anche perché possono creare dei danni, in quanto prediligono superfici piane come quelle offerte dai pannelli solari, che rappresentano delle zone riparate ideali per nidificare. I problemi, come ci spiega un esperto di protezione di pannelli fotovoltaici mediante apposite barriere, "sono dovuti essenzialmente all’enorme quantità di guano che le bestiole riescono a produrre, arrivando in moltissimi casi ad occludere totalmente l’interspazio tra pannelli e tegole. Questo comporta prima di tutto una limitazione del flusso d’aria di cui i pannelli necessitano, visto che il calore prodotto va dissipato, nonché il fatto di causare spesso cortocircuiti all’impianto."[Fonte a fine pagina]
Dissuadere piccioni, tortore e gabbiani dal nidificare in balcone è dunque essenziale, utilizzando gli appositi sistemi di dissuasione per evitare di fornire questo tipo di facilitazioni, tenendo presente che, con i piccioni, bisogna essere più accorti perché tenderanno a cercarsi uno spazio circostante.

I nidi da salvaguardare

Evitare che i volatili nidifichino sui nostri balconi è una buona norma, ma vi sono anche nidi di alcune specie di uccelli che devono necessariamente essere salvaguardati, ossia i nidi di rondine. Il numero di questo volatili si sta lentamente assottigliando, rendendo la questione della loro salvaguardia ancora più importante e delicata. La prima cosa da fare in presenza dei nidi di rondine è evitare di danneggiarli, bisognerebbe invece prendersene cura durante l'anno, affinché rimangano intatti e pronti all'uso in vista del ritorno delle rondini nella successiva primavera. Le rondini tendono infatti ad utilizzare nuovamente i vecchi nidi riservati alla cova; permettere loro di ritrovarli integri è importante, si pensi a quanto impegno richiede costruire un nido ex novo.

Le distinzioni da fare

I volatili che vanno salvaguardati sono rondini, balestrucci e rondoni, la cui presenza è minacciata a livello continentale, tanto da definire queste specie“in via di rarefazione", come affermano gli esperti del progetto MITO2000 (Monitoraggio ornitologico italiano).
Per sensibilizzare la popolazione riguardo a questo tema delicato, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha firmato l'ordinanza n. 104 del 22 maggio 2020 per la protezione di queste specie e la salvaguardia della biodiversità [testo].
L'ordinanza comprende le linee guida e le attività necessarie per la difesa delle rondini, dei rondoni, dei balestrucci e dei topini. Un'attività volta a favorire la nidificazione è l'utilizzo di una fascia di intonaco rugoso di almeno 50 cm sotto i cornicioni, per agevolare la costruzione dei nidi da parte di rondini e balestrucci.
Si possono richiedere delle deroghe ovviamente, in situazioni particolari, ad esempio quando la presenza dei nidi metta a repentaglio la sicurezza di chi utilizza quello spazio. Gli enti da prendere come riferimento sono le Asl e il Dipartimento Tutela Ambientale.



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