Classificazione delle attività ammesse al Credito d’imposta R&S, Innovazione e Design

Il Decreto attuativo del MISE, firmato da Patuanelli e in attesa di pubblicazione ufficiale, definisce i criteri per ottenere il Credito d’imposta R&S, Innovazione e Design (introdotto dalla Legge di Bilancio 2020, commi 198-207), con una classificazione di attività e spese ammissibili, documenti da presentare ed esempi.
del 10/06/20 -

La misura stabilisce con precisione finalità e risultati delle attività, restando in linea con i criteri generali elaborati dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE-Manuale di Frascati 2015).
Il provvedimento, oltre a definire le modalità attuative del Credito d’imposta, renderà operative le misure previste dal Piano Transizione 4.0 al fine di avviare una nuova politica industriale del Paese fino al 2022, con una dotazione complessiva di 7 miliardi di euro.
In attesa della pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, riepiloghiamo qui di seguito le principali novità.

Classificazione delle attività ammesse al Credito d’imposta R&S, Innovazione e Design

Il Decreto, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, classifica i criteri per la corretta applicazione sul piano tecnico delle attività di R&S, innovazione tecnologica, design/ideazione estetica e definisce le regole di determinazione e imputazione temporale delle spese ammissibili, con alcune precisazioni sugli oneri documentali in base alle categorie di spesa.
Possono beneficiare del Credito d’imposta le imprese italiane di qualsiasi settore, in regola con il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e la normativa per la sicurezza sul lavoro.

Attività di Ricerca e Sviluppo

Il Credito d’imposta per le attività R&S è pari al 12%, fino ad un importo massimo di 3 milioni di euro.
Le attività principali sono le seguenti:
- Ricerca Fondamentale
Lavori sperimentali o teorici finalizzati all’acquisizione di nuove conoscenze in campo scientifico o tecnologico, senza arrivare necessariamente ad un utilizzo o un’applicazione a breve termine.
- Ricerca Industriale
Lavori originali per individuare possibili applicazioni di nuove conoscenze derivanti da un’attività di ricerca fondamentale o trovare nuove soluzioni per il raggiungimento di uno scopo o un obiettivo pratico predeterminato. Rientrano in questo ambito le attività volte ad approfondire le conoscenze esistenti al fine di risolvere problemi di carattere scientifico-tecnologico.
- Sviluppo Sperimentale
Lavori sistematici, basati sulle conoscenze esistenti ottenute dalla ricerca o dall’esperienza pratica, volti ad acquisire ulteriori conoscenze e raccogliere le informazioni tecniche necessarie, per la realizzazione di nuovi prodotti o processi di produzione o il miglioramento significativo di prodotti o processi già esistenti (ovvero, modifiche finalizzate ad apportare una novità).

Attività di Innovazione Tecnologica

Realizzazione o introduzione di prodotti o processi nuovi o significativamente migliorati, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa.
Il Credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica prevede un beneficio fiscale del 6%, fino ad un importo massimo di 1,5 milioni di euro.
- Nuovi prodotti
I nuovi prodotti – o quelli significativamente migliorati – devono differenziarsi rispetto a quelli già realizzati dall’impresa sul piano delle caratteristiche tecniche, dei componenti, dei materiali, del software incorporato, della facilità d’impiego, della semplificazione della procedura di utilizzo, della maggiore flessibilità o di altri elementi concernenti le prestazioni e le funzionalità.
- Nuovi processi o metodi di produzione/distribuzione/logistica di beni o servizi
I nuovi processi – o significativamente migliorati – devono comportare un cambiamento significativo nelle tecnologie, negli impianti, macchinari e attrezzature, nel software, nell’efficienza delle risorse impiegate, nell’affidabilità e sicurezza per i soggetti interni o esterni coinvolti nei processi aziendali.

Attività di Innovazione Tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0

Trasformazione dei processi aziendali attraverso l’integrazione e l’interconnessione dei fattori, interni ed esterni all’azienda, rilevanti per la creazione di valore.
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta del 10% fino ad un importo massimo di 1,5 milioni di euro.

Attività di Innovazione Tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di transizione ecologica

Trasformazione dei processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare, definiti nella comunicazione della Commissione Europea (COM 2020).
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di transizione ecologica, il credito d’imposta del 10% fino ad un importo massimo di 1,5 milioni di euro.

Attività Design ed Ideazione Estetica

Lavori finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali quali, ad esempio, caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della struttura superficiale e degli ornamenti. Per “prodotto” si intende qualsiasi oggetto industriale o artigianale, compresi i componenti di prodotti complessi, gli imballaggi, le presentazioni, i simboli grafici e caratteri tipografici.
L’agevolazione fiscale prevista dal credito d’imposta per attività di design ed ideazione estetica è pari al 6%, fino ad un importo massimo di 1,5 milioni di euro.
Per le imprese operanti nel settore dell’abbigliamento (o altri settori in cui è previsto il rinnovo a intervalli regolari dei prodotti), sono considerate ammissibili le attività relative alla concezione e realizzazione di nuove collezioni o campionari che presentino elementi di novità rispetto alle collezioni e ai campionari precedenti, con riguardo ai tessuti o ai materiali utilizzati, alla loro combinazione, ai disegni e alle forme, ai colori o ad altri elementi rilevanti.

L’agevolazione si applica esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

Al Credito d’imposta 2020, sono ammessi investimenti effettuati nel periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2019, anche se iniziati in periodi di imposta precedenti.



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