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Arriva la XXII edizione di RESTAURO: trasformazioni ministeriali, Expo Milano e spinta all’innovazione

Il Salone del Restauro di Ferrara annuncia le prime grandi novità tematiche e strutturali in programma per la prossima XXII edizione, a partire dal cambio di data, che quest’anno vede la prestigiosa vetrina dare appuntamento in primavera inoltrata, dal 6 al 9 maggio, come di consueto presso Ferrara Fiere.
del 02/03/15 -

Il processo di trasformazione intrapreso negli ultimi anni da Restauro si è inoltre ben allineato alla profonda riforma attuata dal MiBACT, fin dagli esordi importante partner del Salone, in particolare per quel che riguarda la piena integrazione tra cultura e turismo, il mecenatismo culturale e la formazione di un vero e proprio “sistema museale italiano”, tematiche di grande rilevanza e attualità che hanno conferito a Restauro il patrocinio di EXPO Milano 2015.

L’importante riconoscimento farà dell’edizione di quest’anno, nell’articolato allestimento di 16.000 metri quadri, e a cui prenderanno parte ben 250 espositori, una delle iniziative di alto profilo che concorrono alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del territorio italiano in tutte le sue declinazioni.

Restauro rivendica da sempre il ruolo di “mediatore” tra conservazione del passato e innovazione, presentando al pubblico la modernità nel restauro con il meglio dei materiali e delle tecnologie presenti sul mercato, e il consueto dialogo tra spazi espositivi e di riflessione, dibattito e formazione professionale.

Non mancherà anche quest’anno la preziosa partecipazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che porterà i casi degli suoi ultimi restauri d’eccellenza, e la presenza di delegazioni estere con cui hanno collaborato, promuovendo il know how e l’innovazione italiana all’estero, ASSORESTAURO e l’ICE (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane).

In particolare, il ruolo di riferimento ricoperto dal Salone nell’importante incontro tra pubblico e privato, domanda e offerta, vedrà quest’anno un importante focus sulle tematiche legate, tra le altre cose, al mecenatismo culturale, con la partecipazione attiva del Ministero, che non ha voluto mancare nemmeno l’edizione 2015 quale ottima occasione per spiegare al grande pubblico la portata delle norme contenute nel decreto Cultura e Turismo.

La fruttuosa sinergia tra pubblico e privato è la molla che più di tutti può e deve portare ad una sensibilizzazione sempre più consapevole di una cittadinanza attiva per un risveglio della predisposizione al mecenatismo, come auspicato e disciplinato nel recente decreto Art Bonus a firma del Ministro Dario Franceschini. Queste spunti di grande attualità verranno affrontati in una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di importanti giornalisti di settore, studiosi ed economisti, Fondazioni, società di crowdfunding ma soprattutto semplici cittadini privati che nella cultura hanno già deciso di investire.

A Restauro 2015 si parlerà anche di futuro dei beni culturali in un’ottica europea e internazionale, in particolare l’International Council of Museum (ICOM), in collaborazione con l’Associazione Nazionale Musei Locali e Internazionali (ANMLI), presenterà una preview della conferenza internazionale “Museum and Cultural Landscapes”, l’appuntamento mondiale sulla museologia che si terrà nel 2016 a Milano e che offrirà la possibilità all’Italia di confrontarsi con istituti internazionali sui possibili modelli di gestione.

In questa stessa ottica di ripensare il sistema di gestione culturale, alla luce dei modelli di Smart Cities e di “museo diffuso”, e a fronte delle riforme istituzionali e dei cambiamenti di assetto organizzativo decretati dal Ministero, a Restauro 2015 verranno fornite concrete ipotesi di spazio museo in cui, anche attraverso casi studio nazionali e internazionali, si affronteranno l’accessibilità, fruizione e promozione di un luogo che deve essere testimonianza di qualità di un patrimonio culturale raccolto e intelligentemente conservato, ma anche innesco di interrelazioni spaziali.

Restauro continua ad essere anche appuntamento imperdibile per il mondo legato alla ricerca scientifica intorno alle questioni di restauro e conservazione, e alla formazione delle professionalità coinvolte: imprescindibile in questo senso la collaborazione con l’Università di Ferrara, Dipartimento di Architettura, e il TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara. Entrambi prestigiosi partner del Salone, porteranno un importante focus sul restauro del bene culturale come fonte di innovazione industriale capace di attirare investimenti, facendo riferimento anche al programma di fondi di finanziamento UE, HORIZION 2020, in cui la Commissione Europea ha incluso trasversalmente il tema del patrimonio culturale, “importante sia per la società che per l'economia”.

Tirando le fila degli importanti processi innescati in seno alle passate edizioni, le potenzialità del turismo culturale verranno applicate anche alla rinascita del patrimonio emiliano a due anni e mezzo dopo il sisma, su cui il Salone ha doverosamente accesso i riflettori nelle edizioni 2013 e 2014. A fronte dell’immediato e massimo impegno - numeri e fatti alla mano - della gestione commissariale della Regione Emilia-Romagna, congiunta a quella della Direzione Regionale MiBACT, quello che si propone nel 2015 è un itinerario di turismo culturale nell’area del sisma alla scoperta dei suoi gioielli artistici nuovamente visitabili, delle opere salvate e riconsegnate al pubblico.

Se queste sono le premesse della XXII edizione di Restauro, attendiamo le prossime novità di un appuntamento che nel 2015 come non mai promette di lasciare il segno.


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