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A Natale tutti in cucina, ma c’è chi sceglie il food delivery

Come da tradizione, la maggioranza degli intervistati non vuole perdersi il gusto di cucinare durante le feste, ma almeno 1 italiano su 5 ordinerà cibo a domicilio per il Natale 2021. Per il 35% sarebbe un sollievo nei preparativi e per i festeggiamenti.
del 23/12/21 -

Uber Eats presenta i risultati di una nuova ricerca, svolta in collaborazione con Nextplora, volta a indagare le abitudini degli italiani in vista delle festività natalizie del 2021. Tra i dati principali emerge che, a conferma del crescente successo del food delivery negli ultimi anni1, il 20% degli italiani intervistati ha intenzione di voler provare la consegna di cibo a domicilio per il Natale 2021. Una percentuale che avanza rispetto a chi lo ha già utilizzato in passato: il 7% per la vigilia, un altro 7% per il pranzo del 25 e il 10% per le cene del 25 e del 26 dicembre. Dai dati, comunque emerge che un'importante fetta della popolazione italiana preferisce comunque cucinare personalmente per celebrare i diversi giorni delle festività. Le tradizioni in Italia sono molto radicate, ma le novità sono ormai dietro la porta di casa, pronte per essere gustate.

Food delivery che stuzzica

Sempre sul tema del food delivery, in merito ai piatti preferiti da ordinare la tradizione è al primo posto: il 31% sceglierebbe portate da integrare a quelle preparate a casa e il 22% si affiderebbe addirittura a un menù di Natale completo. Interessate lo spunto di quel 6% che vorrebbe vedersi recapitare una 'food box' con gli ingredienti principali dei piatti, per poi poterli cucinare in casa.

Perché si? Il 35% ammette che alleggerirebbe l’impegno della preparazione e riuscirebbe a godersi meglio i festeggiamenti, mentre il 20% che potrebbe gustare piatti che a casa solitamente non mangerebbe.

Perché no? Quello che trattiene maggiormente gli italiani dall’ordinare il cibo a domicilio sono la paura di perdere il piacere di cucinare (43%), di non rispettare la tradizione (32%) e di spendere troppo (22%).

Tradizioni insormontabili

Alla domanda “cosa rappresenta per te il pasto natalizio?”, l’87% ha affermato che si tratta di una 'tradizione da rispettare' e un'ulteriore conferma arriva dal quel 93% che indica il pranzo del 25 dicembre come il momento preferito per festeggiare il Natale.

A seguire, la cena della Vigilia il 24 dicembre – imprescindibile per il 69% dei rispondenti - e il pranzo di Santo Stefano (41%). Questi dati si differenziano a seconda della posizione geografica, poiché il cenone sembra essere più sentito nel Centro e nel Sud Italia – 80% rispetto al 49% rilevato in tutto il Nord. Tale differenza non sembra manifestarsi invece il giorno di Natale, in quanto i festeggiamenti si svolgono ugualmente lungo tutta la penisola.

Natale con i tuoi...

Con chi e dove trascorrono il Natale gli italiani? I dati rivelano che i primi giorni delle festività vengono passati in compagnia dei familiari più stretti – la Vigilia per il 52% delle persone e il 25 a pranzo per il 60%. Riguardo le celebrazioni del 26 dicembre vengono inclusi anche gli amici.

Dal sondaggio si evince che la tradizione di festeggiare il giorno di Natale intorno al focolare domestico rimane salda: più del 50% degli utenti ha dichiarato di accogliere i propri ospiti nelle loro case e di farsi ospitare solo per il giorno di Santo Stefano. In particolare, a spostarsi maggiormente sembrano essere le coppie senza figli e i giovani tra i 18 e i 34 anni. Un dato che emerge da questa ricerca, forse condizionato da restrizioni e limitazioni dovute alla pandemia, è che gli italiani per le festività non amano andare in vacanza: solo l’1% ha risposto affermativamente a quest’idea. Lo stesso vale per il ristorante dove le percentuali rimangono molto basse: 2% per il cenone e 7% per il pranzo natalizio.

Un giorno da chef

Merita un approfondimento la 'questione cibo', protagonista immancabile di quei giorni. Tutta la penisola si trova d’accordo sul replicare i piatti della tradizione locale per i pasti principali (+80%) e di utilizzare gli avanzi per le occasioni restanti, idea sostenuta soprattutto dai giovani tra i 18 e i 34 anni (61%). Inoltre, il 63% degli intervistati ha dichiarato di ispirarsi alle ricette tradizionali di famiglia per il menù natalizio, ma non manca anche chi prende ispirazione da libri, blog, influencer e programmi televisivi.


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Informazioni sulla ricerca

La ricerca, svolta da Uber Eats in collaborazione con la società Nextplora, ha coinvolto 300 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana con quote ISTAT per sesso, fascia d’età tra 18 e 64 anni e area geografica.

Uber Eats

Uber Eats fornisce accesso istantaneo al commercio locale e consente alle persone di cercare e scoprire i ristoranti della propria città, ordinare con un click e ricevere cibo o altro a casa in modo veloce ed affidabile. Uber Eats collabora con circa 700 mila commercianti in oltre 6 mila città in tutto il mondo, mantenendo i tempi di consegna al di sotto dei 30 minuti. In Italia è presente in circa 60 città, per un totale di oltre 400 comuni.

1. Secondo l’Osservatorio e-commerce B2C del Politecnico di Milano e di Netcomm, il food delivery, dal 2018 al 2021, è cresciuto a ritmo sostenuto (+56%), nonostante le difficoltà di inizio 2020 dovute alla chiusura dei ristoranti nel primo lockdown.

ph fonte ufficio stampa

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