Zeolite - un modo naturale per disintossicarsi, anche dalle radiazioni

Recenti studi sull’utilizzazione della zeolite clinoptilolite attivata in abbinamento alle terapie standard, hanno evidenziato la sua azione positiva sul sistema circolatorio, sulla pressione arteriosa, sul recupero dopo l’infarto o ancora sul sistema digestivo, sull’iperacidità gastrica e sulle ulcere duodenali. L’azione della zeolite è stata anche studiata sui reumatismi, sulla cura delle infezioni renali e sul trattamento delle patologie dermatologiche presenti nei pazienti affetti da diabete, mentre altre osservazioni riguardavano l’applicazione diretta della polvere e numerose affezioni della pelle. Secondo gli studi clinici: la zeolite consentirebbe di migliorare l’efficacia delle terapie standard e di ridurre il periodo di recupero.
del 10/12/18 -

Cosa sono le zeoliti ?
Le zeoliti sono minerali microporosi di origine vulcanica. Chimicamente esse sono alluminosilicati idrati di metalli alcalini ed alcalino-terrosi. Il nome “zeolite” deriva dalle parole greche “zeo” = “bollire” e “lithos” = “pietra”, pertanto significa pietra che bolle e deriva dal fatto che, quando viene scaldata, libera acqua senza modificare la struttura dell’alluminosilicato e sembra che bolla.

Le zeoliti si formano perlopiù dall’incontro tra la lava incandescente e l’acqua salmastra dei mari. Si presentano come minerali naturali dalla struttura microporosa costituita da migliaia di piccoli canali in grado di legare rilevanti quantità di tossine e metalli pesanti dannosi alla salute, come anche radicali liberi, nitrosamine, ione ammonio, micotossine, pesticidi e cationi radioattivi.
Numerosi studi sono stati effettuati su un particolare tipo di zeolite per la sue possibili applicazioni in medicina: la zeolite clinoptilolite sottoposta ad attivazione.

Attivazione
Per attivazione si intende in genere l’applicazione di un procedimento chimico, chimico-fisico o fisico ad un materiale perché possa reagire più facilmente. Grazie ad una metodologia di attivazione (Panaceo Activation Process), che si attua con l’utilizzo di speciali mulini, la struttura delle particelle di zeolite acquisisce particolari proprietà che, unite all’incremento della superficie, consente di legare più velocemente e più stabilmente tossine, metalli e radicali liberi, incrementandone l’attività. Partendo da una dimensione di circa 3 metri quadrati per grammo di zeolite clinoptilolite, dopo l’attivazione si raggiungono oltre i 250 metri quadrati per grammo, si tratta di un procedimento puramente fisico. Le zeoliti clinoptiloliti attivate sono caratterizzate da numerose cariche negative presenti nei canali che sono neutralizzate da altrettanti cationi come calcio, magnesio, potassio e sodio e sono in grado di svolgere una duplice funzione: quella di legare nei canali molecole organiche di varia natura, ad esempio tossine, (funzione di setaccio molecolare) e quella di rilasciare i cationi in esse presenti legando al loro posto i metalli pesanti tossici (scambiatori di cationi).

Stress ossidativo
I radicali liberi sono presenti nel nostro organismo e vengono utilizzati come sistema di difesa. Gli studi sullo stress ossidativo indicano però che un eccesso di radicali liberi può non solo provocare patologie, ma anche aggravarle; tra queste, il diabete, il cancro, le patologie cardiovascolari, quelle del tratto gastro intestinale e molte altre ancora. I fattori che provocano la formazione di radicali liberi sono molteplici e complessi: inquinamento, polveri sottili, sostanze inquinanti presenti nei cibi, alimentazione irregolare e squilibrata, fumo, stress, farmaci, malattie croniche, etc.
La conseguenza della presenza di un eccesso di radicali liberi nell’organismo è l’attacco di alcune strutture cellulari con conseguenti danni funzionali che, se non eliminati, possono provocare l’insorgenza di varie patologie e l’accelerazione dei processi di invecchiamento.
Anche nell’attività sportiva c’è produzione di radicali liberi che limitano la resa atletica perché accompagnati dalla presenza a livello muscolare di una quantità rilevante di acido lattico. La zeolite rientra tra gli strumenti importanti per combattere e neutralizzare i radicali liberi.

Metalli pesanti
Mercurio, piombo, cadmio sono tra i più conosciuti e pericolosi agenti tossici per l’organismo e per l’ambiente, presenti in quantità minime nelle polveri che respiriamo e nei cibi che ingeriamo. La zeolite attraverso la riduzione di questi metalli nel tratto gastro-intestinale può ridurne la presenza nell’intero organismo (/detossicazione) e/o evitarne l’assorbimento nei tessuti (prevenzione).

Ulteriori indicazioni dalla ricerca
Recenti studi sull’utilizzazione della zeolite clinoptilolite attivata in abbinamento alle terapie standard, hanno evidenziato la sua azione positiva sul sistema circolatorio, sulla pressione arteriosa, sul recupero dopo l’infarto o ancora sul sistema digestivo, sull’iperacidità gastrica e sulle ulcere duodenali. L’azione della zeolite è stata anche studiata sui reumatismi, sulla cura delle infezioni renali e sul trattamento delle patologie dermatologiche presenti nei pazienti affetti da diabete, mentre altre osservazioni riguardavano l’applicazione diretta della polvere e numerose
affezioni della pelle. Secondo gli studi clinici: la zeolite consentirebbe di migliorare l’efficacia delle terapie standard e di ridurre il periodo di recupero. La zeolite clinoptilolite attivata si trova in commercio solo in forma di dispositivo medico. L’effetto sinergico della zeolite con nprincipi attivi fitoterapici e integratori è dovuta alla progressiva riduzione nell’organismo di inibitori funzionali quali: ione ammonio, nmmetalli pesanti, radicali liberi e tossine.

Oggi la zeolite è classificata (GMDN General Medical Device Nomenclature) come dispositivo medico e definita come segue: Sostanze ad uso orale adatte ad assorbire / chelare e rimuovere sostanze dannose e tossiche nel tratto gastro-intestinale (es. metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi, pesticidi, riducendone l’assorbimento da parte dell’organismo. Possono anche funzionare come antiossidanti catturando radicali liberi e riducendo la formazione di ROS (reactive oxygen species).

La Zeolite clinoptilolotite rappresenta quindi una nuova frontiera nella lotta ai radicali liberi presenti in molte patologie, nel contrastare la tossicità dei metalli pesanti allontanandoli dall’organismo, nell’adiuvare i trattamenti terapeutici e nel trattamento di alcune patologie dermatologiche, con importanti vantaggi rispetto alle sostanze naturali o di sintesi: non è tossica per l’organismo ed attraversa il tratto gastro-intestinale senza essere assorbita.

Le sue caratteristiche strutturali le consentono di esplicare alcune attività utili per l’organismo:
- ridurre l’ammoniaca nell’organismo
- legare, mediante scambio cationico, i metalli pesanti eliminandoli;
- adsorbire tossine inattivandole;
- salvaguardare l’organismo dai danni dei radicali liberi attraverso la sua capacità antiossidante.

Tratto da Conferenza a cura del Prof. Manna dell’Università “La Sapienza” di Roma



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