Utenze domestiche: tutto quello che devi sapere sulla voltura di luce e gas
Con il termine di voltura si intende quel processo che conduce alla variazione dell’intestatario delle utenze di luce e gas che si effettua qualora l'inquilino precedente non abbia provveduto alla cessazione del contratto sul medesimo punto di fornitura.
del 26/11/21 - di Diana Cecchi
Con il termine di voltura si intende quel processo che conduce alla variazione dell’intestatario delle utenze di luce e gas che si effettua qualora l'inquilino precedente non abbia provveduto alla cessazione del contratto sul medesimo punto di fornitura.
Di conseguenza, può essere richiesta a seguito della stipula di un accordo di locazione o in tutti quei casi in cui non sia necessario disporre di nuovi allacciamenti e ha il vantaggio di non prevedere alcuna interruzione della fornitura.
Luce e gas: chi deve richiedere la voltura?
La procedura di voltura utenze deve essere avviata dal soggetto subentrante, al quale è richiesto di farsi carico di tutti i procedimenti necessari a verificare che l'iter sia andato a buon fine.
Per prima cosa, però, è importante stabilire, in base alle proprie necessità, se effettuare una voltura di un contratto di luce o gas o predisporre un subentro, vale a dire il processo richiedibile qualora il precedente inquilino abbia provveduto a bloccare il proprio contratto di fornitura.
Fatta questa doverosa premessa, è bene sottolineare che non esiste un unico procedimento di voltura che vada bene per tutti i fornitori, poiché il percorso può variare da compagnia a compagnia.
Di conseguenza, per avere un'idea esatta del processo da seguire, è bene mettersi in contatto con la compagnia che eroga il servizio e chiedere quale sia l'iter richiesto per la variazione della titolarità delle utenze di luce e gas.
Quali documenti servono per la voltura di luce e gas e quanto costa
Dopo aver contattato il fornitore e aver appurato di voler procedere con la voltura del contratto, è necessario provvedere alla produzione della documentazione che serve per avviare l'iter.
In genere, per quanto riguarda il punto di fornitura, sono richiesti: le letture dei contatori, il codice POD per la luce e il codice PDR per il gas, oltre all'indirizzo in cui è ubicata l'unità abitativa.
Per quanto concerne invece i dati del nuovo intestatario, si deve fornire una copia del documento di identità, il codice fiscale, l’accettazione delle clausole previste nella nuova sottoscrizione e un contratto – di affitto o di proprietà – o un’autocertificazione attestante la titolarità della detenzione dell’immobile.
Al fine di dare il via alla procedura di voltura, i documenti devono essere inviati al fornitore, eventualmente adoperando anche la modalità telematica, qualora sia prevista dalla compagnia.
Per quanto riguarda i costi, è bene precisare che la spesa necessaria per una procedura di voltura è strettamente dipendente dal fornitore.
In genere, al contributo per gli oneri di amministrazione, pari a 25,51 euro, vanno aggiunte l'imposta di bollo di 16 euro, l'IVA al 22% e le eventuali spese previste dal fornitore.
Voltura luce e gas: quali sono i problemi più comuni e come risolverli
Anche se si tratta di casi estremamente rari, la procedura di voltura può comportare alcune problematiche connesse ad eventuali inadempienze del vecchio o del nuovo intestatario. In casi eccezionali può accadere, ad esempio, che l'inquilino subentrante, in violazione alle leggi vigenti, non effettui la voltura delle utenze di luce e gas a proprio nome, vincolando, di fatto, il proprietario al pagamento degli importi a suo carico.
È bene precisare però che, qualora si verifichino situazioni analoghe, la normativa tutela sempre la parte lesa, che può in qualsiasi momento richiedere il rimborso della spesa – eventualmente anche con decreto ingiuntivo – o provvedere alla rescissione del contratto, avvalendosi della clausola di inadempienza.
Del tutto diverso è il caso in cui il nuovo intestatario diventi il titolare di una fornitura a cui siano associati importi non pagati da un ex inquilino moroso, poiché la voltura, determinando il passaggio dell'utenza verso un contratto ex novo, associato dunque a un altro nominativo, non prevede che il soggetto subentrante estingua alcun debito pregresso – a meno che la richiesta di voltura non provenga da un familiare o dall'erede di un vecchio intestatario moroso.