Utenti creatori : tra presente e futuro dell’ebook

Nell’Era del digitale le novità tecnologiche sono all'ordine del giorno; sembra che ogni giorno ci sia qualcosa di nuovo che rimpiazza il nuovo e questi tool innovativi, sono confrontati con il proprio corrispettivo e noto ‘antenato’.
del 26/07/11 -

Ciò si riflette anche nei nomi: e-mail, new economy, e-learning o e-book .
Da un punto di vista psicologico, questa tecnica di addomesticazione del nuovo ha una duplice valenza. Da una parte rende sicuramente più semplice e veloce la comprensione delle funzionalità di base di uno strumento, evitando così di scoraggiare e allontanare gli utenti meno attratti dalle ultime uscite del mercato. Dall’altra parte, si crea un senso di continuità e familiarità nei confronti di ciò che utilizziamo. Spesso questo legame con ciò che è noto è anche alla base del processo di creazione e di rinnovamento degli artefatti umani. Gran parte dell’innovazione risiede negli utenti che nel tempo, grazie alla loro fantasia e alle necessità quotidiane, conferiscono agli strumenti delle modalità d’uso .
Queste evoluzioni non sono una novità; l’uomo da sempre ha utilizzato degli strumenti, per lavoro o piacere. Ad ogni artefatto, sia esso materiale o ideativo, sono associate delle modalità d’uso che ne costituiscono l'aspetto immateriale: “l’oggetto o prodotto generato non è qualcosa di meramente esterno e indifferente alla natura di colui che lo produce, ma costituisce l’attività del produttore in forma congelata o oggettivata” (Bernstein, 1971). Alle forme tradizionali possono aggiungersi degli usi innovativi che ne stravolgono la natura iniziale (Wartofsky, 1979). Un libro è la via privilegiata di accesso a un altro mondo, sia esso fantastico o realistico, ma per chi non riesce ad immergersi nella virtualità delle parole può diventare un utile supporto per un tavolo traballante.
Agli utenti è data l’opportunità di arricchire questa sfera attraverso due vie:
- la fantasia o creatività;
- la capacità di cogliere nei cambiamenti contestuali che l’arrivo dell’artefatto ha generato una nuova modalità d’uso. È qui che risiede l’innovazione: contesto e artefatto sono costantemente in dialogo tra loro, offrendo spunti per una continua evoluzione e cambiamento.
Esaurito il training iniziale durante il quale si seguono le indicazioni dei libretti d’istruzione (per chi li legge), gli user diventano i veri creatori, come testimoniano alcuni esempi famosi.
La chat-line nacque con lo scopo di aiutare gli scienziati a condividere e scambiarsi informazioni e dati in poco tempo; oggi è più nota come luogo di incontro per i single o per piacevoli chiacchierate, anche se l'uso lavorativo non si è mai estinto (Roversi, 2001).
Altra evoluzione interessante è quella dei Weblog, il corrispettivo digitale del 'caro diario' che alla sua comparsa associava all'anonimato un'alta visibilità. Nel tempo i blog sono diventati una piattaforma per gruppi e comunità accomunati da un interesse, enfatizzando così una natura sociale che inizialmente non era stata prevista (Dovigi, 2003).
Arrivati a questo punto possiamo chiederci: ma è davvero così semplice prevedere il futuro dell’ e-book? Aldilà di una semplice visione di un mondo senza carta (a cui non credo e che non credo neanche di volere) possiamo intravedere solo alcuni dei cambiamenti.
Ad esempio, sarà l’e-book l’arma finale nella lotta contro la scoliosi che viene combattuta da generazioni dagli studenti, costretti a portare avanti e indietro zaini stracolmi di volumi (a volte inutilizzati). Che dire di chi pur innamorato della carta vorrebbe portare in vacanza tutti i libri che non riesce a leggere in un anno, senza però passare ore a scegliere tra titoli accattivanti e vestiti da riporre nella valigia, per poi finire a pagare la penale per qualche grammo in più?
Forse non ci resta che sfruttare la curiosità per osservare questa evoluzione che porterà l’e-book a non essere più solo un libro elettronico, ma uno strumento con una propria collocazione nella quotidianità e nella libreria (digitale, ovvio!).



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