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Stress da lavoro: quando diventa malattia e come ottenere l’invalidità

E’ possibile assentarsi dal lavoro per malattia in caso di stress da lavoro? In caso gravi è contemplata anche un’indennità di invalidità?
del 26/08/19 -

Lo stress da lavoro non è di per sé una patologia, e non è riconosciuta nelle tabelle d’invalidità dell’INPS. Tuttavia, se i disturbi del lavoratore esaurito sfociano in vere e proprie patologie, quali la depressione, spetta il riconoscimento di una determinata percentuale di invalidità.

Si ricorda, a tal proposito, che l’INPS riconosce l’indennità d’invalidità ordinaria esclusivamente se la riduzione della capacità lavorativa è superiore a 2/3, ossia al 67%. Inoltre è fondamentale che il richiedente abbia maturato almeno 5 anni di contributi, di cui almeno 3 nell’ultimo quinquennio. Il calcolo dell’assegno rispecchia quello generalmente previsto dalla pensione, ossia retributivo prima del 31 dicembre 1995, e contributivo dall’1 gennaio 1996.
Se il richiedente non è in possesso dei requisiti contributivi, può comunque ottenere un’indennità, denominata assegno d’invalidità civile. In tal caso, l’importo della pensione mensile è di 285,66 euro, mentre il limite reddituale da non superare è di 4.906,72 euro.

In considerazione della circostanza che il fenomeno da “burnout” dà luogo a patologie fisiche, il medico curante – laddove verifichi che esistano le condizioni – può decidere di far stare a casa il lavoratore per non subire ulteriore stress. A livello burocratico, gli adempimenti vengono gestiti come se fosse un normale giorno di malattia.

Quindi:
• il medico redige il certificato medico e lo invio telematicamente all’INPS;
• il lavoratore deve preavvertire il datore di lavoro dell’assenza e comunicare per sicurezza il numero di protocollo del certificato.

È chiaro che il lavoratore è soggetto agli orari di reperibilità previsti dalla legge, sia per il settore privato che pubblico. Più nello specifico:

• per i dipendenti del settore pubblico, gli orari della vista fiscale vanno dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00;
• per i dipendenti del settore privato, invece, la visita fiscale può avvenire dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00.

Al riguardo, però, è importante richiamare una sentenza della Corte di Cassazione (n. 21621/2010) che afferma la non sanzionabilità del lavoratore affetto da esaurimento e depressione, se lo stesso si reca all’esterno ad effettuare attività all’aperto, anche ludiche, durante il periodo di malattia. 

Sintesi articolo pubblicato sul sito leggioggi.it redatto dal Dott. Daniele Bonaddio



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