Siti one-page: belli, ma per la SEO?

Probabilmente avrai già sentito il termine “sito one-page”: è utilizzato dagli addetti ai lavori per definire quei siti web che consistono di una singola pagina html, la quale racchiude su di essa tutte le sezioni necessarie. Oggi questi siti sono considerati trendy ed innovativi nel look, ma come la mettiamo con la SEO?
del 28/11/17 -

Vale la pena affidarti ad un sito one page?
Come ogni altro sito, anche i siti one-page hanno in genere una barra menu posizionata in alto: tuttavia al click, invece di caricare nuovi contenuti in nuove pagine, viene prodotto semplicemente uno scorrimento verso l’alto o verso il basso, che conduce l’utente su una particolare porzione della home. Per questo motivo, e per la loro indiscutibile immediatezza, i siti di questo tipo stanno acquisendo sempre di più le preferenze delle aziende di ogni settore, ed in particolare in quei casi dove è necessario comunicare in modo chiaro e mirato, quali ad esempio vetrine di prodotto, ristoranti o comunicazione di eventi: tuttavia, ecco subentrare una serie di inconvenienti, tra i quali certamente vanno considerate le difficoltà di una corretta attività SEO.

Sì perchè se da un lato abbiamo:

- struttura moderna ed accattivante
- tempi di risposta immediati
- facilità di navigazione

dall’altro dobbiamo fare i conti con una problematica fondamentale, ovvero l’impossibilità di guidare il traffico di ricerca, perchè non avrai mai abbastanza contenuto per indirizzare una vasta gamma di parole chiave ed argomenti. E, sopratutto, non sarai in grado di “mappare” le diverse keyword come si dovrebbe: ne parliamo tra poco. Ecco quindi che la risposta al quesito di apertura parrebbe essere scontata: no, il sito one page potrebbe essere il tuo errore più grande. Parrebbe, appunto, ma non sempre è così: ci sono circostante per le quali non hai bisogno di affidarti ad attività SEO particolarmente spinte e complesse, una di quelle più frequenti è quando la tua necessità è di intercettare un ristrettissimo numero di parole chiave, magari perchè la tua azienda propone un prodotto o un servizio particolarmente semplice e ricercato in modo lineare dall’utente finale. Facciamo due esempi estremi.

Caso 1
La tua azienda vende prodotti per la casa: arredo, accessori per la cucina, complementi ecc… Sia che il tuo sito sia un e-commerce o un semplice sito vetrina, sarà molto improbabile che tu possa avere buoni risultati di posizionamento organico affidandoti ad un sito one-page: avresti una sola pagina da “offrire” a Google per essere ritenuto un risultato utile su divani, mobili, set di piatti, tovaglie, lampade… difficile no?

Caso 2
La tua azienda commercializza un depuratore d’acqua domestico: uno solo, magari in due o tre varianti, ma quello è. E’ probabile la tua pagina sarà un risultato utile all’utente finale che cerca “depuratori d’acqua domestici” o “purificatori d’acqua”, o altre keyword che possono essere tranquillamente clusterizzate: ecco, in questo caso un sito one-page potrebbe essere un’idea interessante.

Al caso 1 possiamo accomunare tutte quelle attività che propongono un prodotto/servizio complesso, articolato in diverse varianti, che l’utente può ricercare in diversi modi e con diversi intenti; al caso 2, al contrario, possiamo accomunare tutti i siti che contengono un numero ristretto di informazioni e, soprattutto, tutte riconducibili ad un singolo prodotto o servizio.

Ma quali vantaggi avrei con un sito one-page?
Non c’è solo la SEO giusto? Affidare la propria presenza web ad un sito one-page può dare alcuni vantaggi interessanti:

1. In termini di budget – lo sviluppo è chiaramente più semplice perchè il layout della pagina è uno solo, e la costruzione della struttura piuttosto semplice. Il vantaggio è non solo sui costi iniziali ma anche e soprattutto su quelli di mantenimento (aggiornamenti, modifiche, hosting)

2. In termini di user experience – l’esperienza offerta all’utente è decisamente accattivante, soprattutto da mobile, dove lo scorrimento è assolutamente vincente sul click. Non dover attendere il caricamento delle pagine successive alla prima e la struttura lineare sono armi in più

3. In termini di tasso di conversione – il potenziale di un sito one-page è sicuramente maggiore. C’è meno dispersione dell’utente, che trova tutte le info in un unico “contenitore”, spesso chiuso dalla classica call to action (form, pulsante di acquisto o di contatto).

A questo aggiungiamo che è comunque possibile fare una buona SEO su un sito one-page, a patto che quanto spiegato nel paragrafo precedente sia rispettato. Dovrai seguire regole ben specifiche e fare sicuramente qualche sforzo in più in termini di ricerca ed analisi dei contenuti, ma avrai la possibilità di ottenere buoni risultati. Il SEO dovrà essere abile a suddividere i contenuti in micro-sezioni organizzate per semantica, inserire attributi h1 per ognuna di esse, impostare correttamente gli anchor-text interni ed implementare tutte le azioni necessarie per ovviare alla mancanza di pagine multiple.

Ma ricorda bene: l’aspetto fondamentale da tenere in considerazione nella scelta iniziale è l’obiettivo di conversione (forse appare scontato, ma non lo è affatto). Se ciò che vuoi ottenere dall’utente che visita il tuo sito è un’azione ben specifica, unica e non sostituibile, allora via libera al one-page. Ma attenzione se così non fosse: creare scelte spesso complica terribilmente le cose, quindi fai in modo che non coesistano due diverse richieste di azione sulla stessa pagina (es. “scarica il catalogo” e “chiama questo numero”), perchè commetteresti un errore imperdonabile…



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