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Clarence Seedorf, storia di un Campione

La storia calcistica di un grandissimo sportivo conosciuto a livello mondiale, non solo grazie alle sue doti di calciatore ma anche per la sua condotta, da sempre corretta sia sul campo che fuori.
del 03/02/14 -

Oggi approfondiremo la storia calcistica di un grandissimo sportivo conosciuto a livello mondiale, non solo grazie alle sue doti di calciatore ma anche per la sua condotta, da sempre corretta sia sul campo che fuori.
Impossibile riassumere nelle poche righe di un articolo tutta la carriera di Clarence Seedorf, necessario tuttavia uno sforzo di sintesi per poter mostrare a chi non ne fosse ancora a conoscenza, quanto abbia dato al calcio questo talento.
Nato il 1 aprile 1976 a Paramaribo in Suriname, Seedorf si trasferì all’età di due anni in Olanda, nazione di cui diventò successivamente cittadino.

Cresciuto nelle giovanili dell’Ajax, Seedorf ha fatto il suo esordio nel 1992 a 16 anni proprio nella prima selezione del team olandese. Dalla stagione ’92-’93 fino alla stagione ’94-’95 il centrocampista non si mosse da “casa” collezionando 65 presenze, 11 reti e la prima vittoria in Champions .

Giunto ai 19 anni Seedorf cambiò casa, arrivando nella Sampdoria allenata da Eriksson, con cui giocò nella stagione ’95 –’96, 32 presenze 3 reti e l’ottavo posto con i blucerchiati prima di riprendere il volo, destinazione Spagna.
Al Real Madrid il centrocampista olandese ha disputato quattro stagioni, 121 presenze 15 reti e la seconda vittoria in Champions League. Inutile dirlo, quelli al Real sono stati quattro campionati in cui Seedorf ha dimostrato di che talento fosse a disposizione; tuttavia l’olandese decise di cambiare ancora, dopo una serie di trattative fallite con la Juventus, approdò all’Internazionale.

Di nuovo in Italia ma questa volta con i colori nerazzurri dell’Inter, squadra nella quale disputò due campionati segnando otto reti in 64 presenze, prima di “tradire” i tifosi approdando al Milan.

Con i rossoneri Seedorf trova però una piazza che lo ama come un idolo vero, la continuità e i risultati (soprattutto a livello internazionale) che lo consacrano alla storia del calcio.
L’olandese vince infatti altre due Champions League con la maglia del Milan, totalizzando così quattro vittorie nel prestigioso torneo, con tre squadre diverse. Sono 300 le presenze nella squadra milanese, con cui ha anche segnato anche 48 reti.
Tuttavia anche le storie più belle finiscono ed ecco che ancora una volta si parte, a 36 anni Seedorf non riesce a fermarsi e parte alla volta del Brasile.

Nella stagione 2012-2013 disputa 81 presenze e segna 24 reti, limiti delle difese latino-americane o meno, si capisce da questi numeri che si sta parlando di un vero campione.
Con l'inizio del 2014, la crisi milanista e l’affetto che Seedorf ha maturato negli anni per maglia rossonera, si ha il suo ritorno a Milano, questa volta da allenatore, 37enne con tanta esperienza, voglia di fare e il supporto di una tifoseria che lo ha sempre amato.

Prima di seguire sua avventura come neo tecnico è però necessario soffermarsi ancora un attimo sulle 87 apparizioni e le 11 reti con la nazionale olandese, collezionate dal 1994 al 2008; anche con gli “Oranje” Seedorf si è spesso dimostrato decisivo, con la sua visione di gioco, tecnica e potenza fisica.



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