Resilienza, comunicazione e proattività: le leve fondamentali nella gestione di una crisi

In un mondo stabile e senza sorprese, l’efficienza dell’operatività aziendale è senza dubbio una carta vincente. Qualunque tipologia di organizzazione aziendale tende a sviluppare un approccio metodico ed organizzato del lavoro al fine di pianificare, schedulare, programmare e monitorare dettagliatamente ogni attività aziendale. Tutto cambia di fronte ad una crisi come quella che il nostro paese, insieme al resto del pianeta, sta vivendo.
del 10/04/20 -

L’epidemia da Coronavirus è prima di tutto un’immane tragedia umana, che ridisegna a livello globale il futuro della popolazione mondiale. Un’emergenza che mina punti di riferimento, sconvolge equilibri, evolve rapidamente e rende imprevedibili le conseguenze che ci troveremo ad affrontare. Abbiamo già pubblicato un articolo su come gestire l’emergenza in azienda, dando alcuni consigli pratici da applicare nelle prime settimane della crisi da Covid-19.

Proviamo ora a tracciare un disegno più ampio, inquadrando come, in un contesto di profonda incertezza, l’applicazione di un approccio resiliente può rivelarsi un utile ed efficace alleato per affrontare e gestire una situazione di crisi.

Applicare i principi della resilienza
La resilienza, ovvero la capacità di sopravvivere e prosperare attraverso eventi imprevedibili, mutevoli e potenzialmente sfavorevoli diventa chiave nella gestione di sfide dinamiche e imprevedibili. Avere approcci multipli per l’adempimento delle varie attività aziendali può essere meno efficiente ma più flessibile e resiliente in una situazione di crisi.

Allo stesso modo, la stimolazione allo sviluppo di nuove idee può rivelarsi fondamentale, la creazione di un piccolo team di gestione della crisi, composto da funzioni aziendali diverse, permette di inquadrare la situazione da più prospettive e incoraggia lo sviluppo di idee e rapide soluzioni tattiche. La crisi che stiamo vivendo non può e non deve essere trattata in modo unidimensionale -cioè come un problema finanziario o logistico-, ma deve essere affrontata nella sua complessità e totalità.

Le risposte a crisi dinamiche come questa sono difficili da trovare, perché l’intrinseca evolvibilità della situazione può rendere qualsiasi risposta rapidamente obsoleta o inefficace. È tuttavia possibile fare dei tentativi e sperimentare soluzioni innovative, provando a muoversi in uno scenario nuovo e imprevedibile, che potrebbe nascondere delle opportunità. Dallo smart working all’introduzione di nuove tecnologie in azienda, fino alla potenziale nascita di nuovi servizi e di nuove proposte per i clienti, captando esigenze presenti o latenti, la situazione deve essere monitorata nella sua evoluzione. Molte lezioni su questa crisi verranno apprese a posteriori, ma è possibile applicare fin da ora questi principi, sia nella gestione della propria realtà aziendale sia nei confronti dei propri clienti, fornitori e partner per poi ribilanciarsi attorno ai risultati che si ottengono.

Non possiamo prevedere il corso degli eventi né l’impatto reale dell’emergenza Covid-19, ma possiamo ad esempio immaginare alcuni plausibili scenari, più o meno negativi, e provare a testare la resilienza in queste circostanze. Possiamo, ad esempio, elaborare scenari differenti, che ipotizzino ripercussioni di diversa intensità, e sviluppare strategie di contingenza contro ciascuno di essi.

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