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Reggio Calabria da scoprire.

Reggio Calabria, una città a molti sconosciuta con mille sorprese e due opere famosissime ed affascinanti come i Bronzi di Riace. Storia, cibo e tanto sole un mix perfetto per una bellissima vacanza.
del 10/05/19 -

A.B.C Reggio cose mai fatte dai turisti

La Calabria in breve
Il termine Calafrica non è corretto, un po per scherzo un po sul serio, questo termine è affibbiato alla regione che chiude lo stivale. Sembra che per questo deve essere deputata a prendere calci nel sedere da tutti. Ma Reggio Calabria non è solo un sassolino da scalciare posto sulla punta di questa Bell’Italia. I turisti a Reggio Calabria ed il turismo in generale non sono preparati e informati correttamente. Ci sono mille cose belle ma si deve anche conoscere il lato effettivamente un tantino Africano di questa zona. Il motivo per cui ho deciso di scrivere sulla mia città è la certezza che l’unico modo di rilanciare l’economia locale è il Turismo.

Calabria ossia una terra che unisce il limpido mare alla montagna. Trovi Spiagge sabbiose (Siderno per esempio) scogliere imperiose (Capo Riace) e montagne inespugnate (Aspromonte in primis) .

Turismo a Reggio Calabria usciamo dagli schemi
Scegliendo questa meta al posto della Liguria o Romagna o la bellissima Sicilia ci sembrerà di essere fuori..dagli schemi invece potrebbe essere una sorpresa. Iniziamo facendo un rapido elenco di cosa visitare a Reggio Calabria.

1. Museo della Magna Grecia (appena restaurato)

2. Via Marina (km più bello d’Italia anche secondo D’Annunzio)

3. Corso Garibaldi (chilometri di shopping)

4. Castello Aragonese (Spesso palcoscenico di mostre)

5. Piazza Italia (appena ristrutturata)

6. Duomo Reggio Calabria

Questi sicuramente sono i punti al centro città più facilmente visibili e di maggiore interesse.

Fuori dalla città, puoi visitare tante spiagge oppure la bella Gambarie e le sue piste da sci (appena rinnovata) da cui si vede il mare. Di questo parleremo in un altro articolo interamente dedicato alle zone limitrofe alla città ed al turismo appena fuori il centro di Reggio Calabria.

Museo e Bronzi di Riace
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio, affacciato sulla centrale piazza De Nava , è un edificio progettato da Marcello Piacentini. Architetto del periodo fascista, che lo concepì in chiave moderna dopo aver visitato i principali musei di Europa.

Breve storia Museo Civico
L’istituzione di un museo statale fu promossa dal Soprintendente Paolo Orsi. Egli intendeva unificare gli oggetti custoditi al Museo Civico insieme con i reperti frutto delle campagne di scavo da lui condotte in Calabria.
Inaugurato nel 1959, il Museo è stato oggetto nel corso degli anni, di trasformazioni varie. L’allestimento, nel 1981, della Sezione di archeologia subacquea, resosi necessario per dare un’adeguata visibilità ai famosissimi Bronzi di Riace rinvenuti nel 1972. Da poco è stato ristrutturato il primo piano a cui sono state integrate varie collezioni di pittura contemporanea come ad esempio quella dell’ex imprenditore Campolo.

Via Marina (detto anche dagli stradari e dai navigatori lungomare Falcomatà)
Il lungomare dai Reggini Doc è detto Via Marina Bassa. Una stupenda via piena di piante secolari, sub tropicali e non, da pochi anni arricchite da sculture di Rabarama. Il detto il chilometro più bello d’italia ( frase attribuita a D’Annunzio) trova conferma nei giorni in cui è anche visibile il “fenomeno della Fata Morgana”. Qualcosa di pazzesco che oltre a creare riflessi permette di vedere la sponda Sicula riflessa sul mare e giochi di luce sorprendenti. E’ visitabile una ruota Panoramica vicino l’ingresso della stazione lido, che vi aiuterà a godere il mite clima della mia città ed il panorama sottostante.

Date a Cesare quel che è di Cesare
Naturalmente non dimenticate di provare il gelato da Cesare, un grazioso Botteghino che noterete proprio mentre salite dalla Via Marina per andare al Museo. Qui potete provare uno dei Gelati più famosi d’Italia (premiato come tale per diversi anni).

Il Corso Garibaldi
Un paio di km di negozi di vario genere posti in mezzo a Palazzi storici e non, questa è Reggio Calabria zona Corso Garibaldi. Dalla stazione Centrale (da poco ristrutturata) fino ad arrivare al Museo della Magna Grecia si susseguono negozi e attività di varie. Vi facciamo presente che a parte le Catene di negozi (sempre presenti) ed alcune attività generiche potrete anche trovare alcune eccellenze che citeremo velocemente.

Indirizzi Utili e curiosità nel centro storico.
Pizzimenti un negozio specializzato nella rivendita di prodotti alimentari tipici Calabresi al numero 263 del Corso.

Libreria Ave – una libreria indipendente gestita dall’abile Fabio che periodicamente sponsorizza eventi culturali.

Gogolfun una Boutique alternativa che fà dello stile e del colore il suo credo. Specializzata in abbigliamento uomo e donna giovane di tendenza.

In Via Torrione 52 ( una traversa del Corso ) Davida un atelier che produce abiti indipendenti di proprio design.

Cordon Bleu un superbo bar tavola calda con un bel gazebo. Qui vendono pasticceria e bevande di propria produzione di livello altissimo.

Cbox, un locale per chi ama mangiare e bere sano o bio.

Caffè noir, per aperitivi super che si trova.

Il Vesper con un Barman di livello Nazionale come il proprietario super Gianfranco.

Mamma mia una pizzeria all’aperto posta di lato al Duomo di Reggio Calabria sotto i Portici di fronte alla sontuosa Piazza Duomo ( da poco rimodernata).

Il ristorante di Pesce da Giovanni il cui omonimo chef vi allieterà il palato con un’ottima cucina.

Il negozio secondo me veramente più “Fuori dal Tempo” della città. Pastore, che da decenni vende essenze ed ombrelli di propria produzione. L’unica attività in cui potrete acquistare prodotti oramai introvabili per la cura del corpo, situato in Corso Garibaldi 305.

Hotel e b&b
In attesa che riapra il mitico Miramare hotel di livello storico posizionato sulla via marina alta vi illustriamo diverse soluzioni per dormire bene a prezzi contenuti.

Hotel Torrione al numero 67 della via omonima.

Hotel Eubea situa to in via Gaeta numero 9.

HotelC’entro situato in via San Paolo 1/E

Il Castello Aragonese
Castello Aragonese, la principale fortificazione della città di Reggio – la cui esistenza è documentata già nell’anno 536 – sorge nell’omonima piazza. Passata dai Bizantini ai Normanni, nel 1059, e, nel 1266, a Carlo I d’Angiò, la fortezza subì, nel corso dei secoli, restauri. Tutto per essere adeguata all’evoluzione delle macchine d’assedio e alle artiglierie.
Nel 1458, re Ferrante a fare aggiungere due torri il fossato nel 1539.Pietro da Toledo ne aumentò le dimensioni, in maniera tale da farsì che i reggini, si nascondessero dai turchi.
Convertito in caserma da Ferdinando I, il castello Aragonese si è trasformato, in epoca risorgimentale, in prigione ed in luogo di esecuzione dei ribelli.
In seguito al terremoto del 1908 più della metà di questo “Antico Guerriero” fù abbattuto, ma ancora oggi incute timore.

Piazza Italia o Piazza Vittorio Emanuele II
Anticamente detta Tocco Piccolo, questa Piazza ha subito diverse variazioni toponomastiche ed architettoniche, ma rimane la Piazza Principale della Città. Da poco è aperta al pubblico la struttura che ospita dell’Area Archeologica Ipogea di Piazza Italia. Gli scavi seppur interessano un’area di ridotte dimensioni, sono di grande interesse e in soli sei metri sono visibili ben 11 diversi strati di edificazione. Lo strato più antico, quello greco-romano, fino al XIX sec. E’ visitabile il lastricato romano, muri, pozzi e cisterne di epoca bizantina, vani di epoca normanna, edifici di epoca angioina e la fondazione del basamento della statua di Ferdinando di Borbone che risale al 1823. E’ davvero suggestivo ritrovarsi tra così tanti secoli di storia e poter vedere nettamente i vari livelli su cui la città è cresciuta. All’interno del sito sono state ritrovate monete di forte interesse numismatico. Tra le varie teorie, ancora in fase di studio, il sito potrebbe contenere i resti dell’antica zecca di Reghion. Tornando alla Piazza vi descriviamo brevemente le variazioni toponomastiche degli ultimi 5 secoli.

Come orientarsi in Piazza
E’ il cuore politico-amministrativo del territorio reggino. Con il lato sud orientale che apre sul Corso Garibaldi e su di essa si affacciano i più importanti edifici istituzionali:

Palazzo San Giorgio, sede del municipio, a nord-est;

La sede della Prefettura, a nord-ovest;

Il Palazzo Foti, sede della Città Metropolitana (ex Provincia), a sud-ovest.

UN PO’ DI STORIA
Dalle fonti storiche disponibili sappiamo che già nel 1457 come già detto veniva chiamata Piazza del Tocco Piccolo. Si affacciava su di essa il palazzo con la campana (detta del Tocco Piccolo) che chiamava a raccolta i nobili. Per l’elezioni del sindaco di estrazione nobiliare, mentre gli altri due, che erano i rappresentanti del popolo e delle classi artigiane, si eleggevano al Tocco Grande, cioè la Piazza del Duomo.

Successivamente al devastante terremoto del 1783 la piazza, su disegno dell’ingegnere Mori, venne ridimensionata mentre la planimetria della città veniva ampliata.

Dall’ottocento in poi
Nel mese di luglio del 1810 il nuovo re di Napoli Gioacchino Murat giunse a Reggio accolto con molto entusiasmo tanto da richiedere l’ intitolazione della piazza al nuovo re.

Dopo qualche anno i Borboni tornano sul trono di Napoli e i sostenitori reggini di quel casato riescono a far ribattezzare la piazza con il nome di Piazza dei Gigli in riferimento allo stemma del casato regnante. Nel 1816 in onore di Ferdinando I i reggini dedicano una statua raffigurante il re al centro della piazza, realizzata dallo scultore napoletano Tommaso Solari. Fu inaugurata nel 1828.

Nel 1861, dopo la caduta dei Borboni e la proclamazione del Regno d’Italia, una nuova nomenclatura viene data alla piazza, quella tuttora esistente, “Vittorio Emanuele II”, il primo re d’Italia. Nonostante il nome ufficiale, però, viene dai più conosciuta come Piazza Italia dal monumento all’Italia, opera di Rocco Larussa, in marmo bianco di Carrara, che sostituì (1869) la statua di Ferdinando I distrutta immediatamente dopo l’unificazione.

Nel tempo la piazza si identificava anche con altri nomi: “Piazzetta” o anche “Piazza Mercato”, durante il periodo della dominazione francese, poiché in essa per un certo periodo veniva allestito appunto il mercato cittadino.

Duomo e piazza Duomo
Il Duomo è una della chiese più grandi e imponenti della regione. La cattedrale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Reggio-Bova ubicata nella Piazza omonima. Da poco ristrutturata, ha origine nel XI secolo ad opera dei normanni, i quali dopo la conquista della città ai danni dei bizantini, diedero inizio alla costruzione della chiesa. Nel Medioevo si apprende che tra il 1450 ed il 1477 l’arcivescovo Antonio De Ricci fece aggiungere alla chiesa un campanile in stile rinascimentale. Nel corso del XVI secolo la Cattedrale di Reggio Calabria. Venne sempre ricostruita ed abbellita poi nel 1682 l’arcivescovo Ybanez, fece porre una grande lapide commemorativa, oggi posta sulla destra dell’ingresso principale.

A seguito di un violento terremoto nel 1741 la Cattedrale di Reggio Calabria venne riedificata in stile tardo-barocco ed evidenti influenze neoclassiche, con una struttura a croce latina e tre navate. Ma il terremoto catastrofico del 1908 danneggiò in modo irreparabile l’edificio che venne quindi demolito e riedificato nell’attuale stile neo-liberty, un misto tra il gotico ed il romanico.

Dopo il 1908
L’attuale duomo ha pianta basilicale, con tre navate divise da colonne portanti ed intersecate da crociere, che terminano con altrettante absidi separate da archi che poggiano su pilastri. Il prospetto della Cattedrale di Reggio Calabria è diviso in tre parti da quattro torri cilindriche di forma ottagonale sormontate da croci. La parte centrale della facciata presenta una trifora sormontata da un rosone racchiusi da una cornice decorata a motivi floreali.

Sulla scalinata sorgono due grandi statue in marmo scolpite nel 1928 da Francesco Jerace. Una di esse rappresenta San Paolo che per la leggenda convertì i reggini al cristianesimo, e l’altra ritrae Santo Stefano di Nicea, primo vescovo di Reggio Calabria. L’interno della cattedrale è in stile romanico con motivi d’ispirazione classica.

Conclusioni e come raggiungere Reggio Calabria
Quindi riassumendo la vostra visita in “Calabria Saudita” può partire anzi deve iniziare da Reggio Calabria, sia tramite voli Aerei ( Aereoporto Tito Minniti o Internazionale Lamezia) o Treni direttamente da Roma Con Freccia Argento ad esempio ma anche tramite Navi veloci della Tirrenia, Ustica Lines sia da Messina che da Salerno. Tramite mezzi propri o pullman veloci attraverso l’appena rimodernata A2.



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