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Quanto tempo ci vuole per stampare in 3D un oggetto

E’ intuitivo anche a chi non ha mai visto dal vivo una stampante 3d, che i tempi di realizzazione del prototipo dipenderanno da fattori soggettivi (come l’esperienza dell’utente) e oggettivi (il modello di stampante).
del 02/11/20 -

Ok lo confesso subito per non creare false illusioni: chiedersi quanto tempo ci vuole per stampare in 3D un oggetto è una domanda vaga quanto chiedere in quanto tempo si legge un libro. E’ intuitivo anche a chi non ha mai visto dal vivo una stampante 3d, che i tempi di realizzazione del prototipo dipenderanno da fattori soggettivi (come l’esperienza dell’utente) e oggettivi (il modello di stampante). Eppure è una domanda importante che tutti gli appassionati si fanno. Ed è anche importante sapere che ci vuole pazienza. Per quanto tu possa sentire parlare di stampa 3D veloce, dovrai mettere in conto ore per realizzare un oggetto di pochi cm!

Quanto è veloce la tua stampante 3D?
Se ti stai chiedendo quanto tempo ci mette la tua stampante 3D a stampare un oggetto tridimensionale, probabilmente di istinto andrai a controllare due valori:

velocità di stampa massima, ovvero la velocità di lavoro; e
velocità massima dei movimenti a vuoto, nota anche come velocità in rapido.
Il secondo è un parametro assoluto e più facilmente calcolabile. Il primo, a sua volta, dipende da diverse variabili: quantità, durezza e fluidità del materiale usato, profondità di passata, diametro utensile etc

Tendenzialmente si può dedurre che più questi due valori saranno alti, e in meno tempo la stampante realizzerà l’oggetto in 3D. Ma è sempre così automatico? Non proprio. Qui entra un gioco un’altra variabile meno conosciuta. Mi riferisco all’accelerazione della stampante 3D.

Scegliere la stampante 3D: che cos’è l’accelerazione e come si calcola
In gergo nella stampa 3D, per indicare i percorsi si parla di “passate”. Queste, soprattutto nei riempimenti, sono di norma brevi. Ogni qual volta che si inverte repentinamente la direzione, la velocità deve essere impostata a zero. Pensa alle automobili: l’accelerazione misura il tempo di ripresa della vettura in mezzo al traffico.

La (ormai grande) famiglia delle stampanti 3D si divide in due categorie principali:

i sistemi delta, costituiti da tre bracci su cui scorrono i carrellini che agganciano il nozzle di stampa;
e quelli cartesiani, che sfruttano un sistema a binario che spinge il carrello nelle direzioni impostate.

In genere le prime sono considerate più performanti, soprattutto per la stampa tridimensionale in altezza. Tuttavia, alla luce di quanto pocanzi spiegato, ora sai che dipende anche dall’accelerazione del modello di stampante 3d.

A conti fatti stampanti meno veloci in senso assoluto, potrebbero impiegare meno tempo per la stampa 3D di certi modelli in apparenza, e sulla carta, più veloci e performanti. Se la massa della testina in movimento risulta più leggera, la stampa consentirà maggiori accelerazioni.

Quanto tempo occorre per stampare in 3d un oggetto di piccole dimensioni

Fatta questa doverosa spiegazione, cerchiamo di rispondere comunque al dubbio che molti utenti hanno: “quanto tempo occorre per stampare in 3d un oggetto?”. Metti in conto tempo e pazienza. Ma vorrei anche spingerti a riflettere su quanto il tempo, quando si parla di stampa 3d, sia relativo. Se ti dicessi che ci vogliono anche 4 ore per stampare un oggetto di 4-5 cm potresti pensare che sono troppe.

Ma stampare in 3d non significa banalmente fare la copia di un oggetto. Presuppone i giusti settaggi e livellamento del piano. Non settare correttamente il dispositivo, a meno che non si tratti di modelli già assemblati, espone al rischio di stampe che tendono a sollevarsi dal piatto di stampa o che presentano imperfezioni sulle superfici.

Prova a ribaltare la prospettiva da cui misuri il tempo quando pensi alla stampa 3D: focalizzati sul fatto che l’oggetto che stai riproducendo è in sostanza stato pensato “solo” qualche ora prima. I tempi che occorrono non sembrano poi così tanti se rapportati a questo no?

Un ultimo consiglio: se prevedi una stampa lunga, un buon gruppo di continuità ti permetterà, anche se non disponi di stampanti di ultima generazione che hanno una funzione di recupero delle stampe interrotte integrate, di non sprecare materiali e ore stampa nel caso in cui dovesse saltare la corrente.



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