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Preparare un funerale: consigli utili

L’organizzazione di un funerale è estremamente gravosa e difficile, specie quando la vittima è una persona cara...
del 02/10/21 -

L’organizzazione di un funerale è estremamente gravosa e difficile, specie quando la vittima è una persona cara. Perciò, generalmente, ci si affida ad un’impresa di onoranze funebri, che si fa carico di ogni incombenza, incluse quelle burocratiche. Vediamo allora quali sono le info utili da sapere.

Organizzare un funerale in 5 step

Quando si deve organizzare un funerale ci sono almeno 5 step di cui dover tenere conto. Ma, prima di procedere con i preparativi, bisogna essere in possesso del certificato di morte del defunto. A seconda del luogo del decesso la procedura funeraria sarà differente: per esempio, se la persona muore in casa, spetterà al medico curante dichiarare il decesso specificandone causa, data e orario della morte. Se, invece, accade in ospedale o in una clinica, il certificato di morte viene rilasciato dal presidio medico sanitario;

A questo punto si può passare alle “fasi” necessarie per un rito funebre:

  1. La veglia, della durata di 24 ore dal decesso: ovvero i familiari e le persone care si riuniscono intorno alla salma per un ultimo saluto, un ultimo gesto di affetto (una carezza);

  2. La messa, se si tratta di rito religioso, che implica quindi contattare la chiesa e prenotarla;

  3. La preparazione dei documenti funerari, come le pratiche comunali e cimiteriali e la pubblicazione di necrologi;

  4. L’addobbo della chiesa con composizioni floreali, la vestizione della salma dopo averla lavata e igienizzata accuratamente ed aver effettuato il trattamento post-mortem con i prodotti specifici;

  5. La scelta della bara o del tipo di sepoltura secondo le ultime volontà del defunto: dalla tumulazione all’inumazione o alla cremazione. Se per volontà della famiglia la salma deve essere seppellita, si procederà al trasporto della bara (sigillata) su carro funebre fino al cimitero.

La musica da funerale: le migliori opzioni per omaggiare il defunto

Fin dai tempi antichi, le varie cerimonie funebri erano caratterizzate dall’accompagnamento musicale, un elemento rituale per rendere omaggio al defunto.

Generalmente si pensa subito al requiem, cioè la preghiera per le anime dei morti cantata un tempo in gregoriano e senza strumenti musicali. Successivamente al cantato sono stati aggiunti gli strumenti, divenendo a tutti gli effetti una composizione musicale per i funerali religiosi (cattolici, ebrei, ortodossi, protestanti).

Tuttavia, ci sono anche altri stili musicali che potrebbero adattarsi alle varie circostanze:

  • Basta anche soltanto uno strumento per accompagnare la cerimonia funebre;

  • Brani di musica classica, come i noti Ave Maria, Miserere o requiem di Mozart e Verdi. In alternativa anche l’Adagio per archi di Barber, il Canto del cigno di Schubert o le Sonate di Beethoven;

  • Una canzone cara al defunto, come tributo finale per omaggiarlo;

  • Omaggi musicali resi da musicisti professionisti su richiesta della famiglia (cantanti d’opera e corali, violinisti, fisarmonicisti e chitarristi).

Insomma, le opzioni possono essere varie proprio per far sì che ogni “cliente” possa scegliere il miglior modo per dare l’ultimo saluto alla persona defunta, lasciandosi consigliare e supportare dagli esperti del settore per non sbagliare la scelta ed organizzare un funerale a regola d’arte.

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Diana Cecchi (Capo redattore)
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