Home articoli Sport Articolo

Pelle’ il bomber definito paracarro

Conte chiama Pellè in nazionale, altra sorprendente convocazione per la maggior parte del pubblico.
del 14/10/14 -

Tra qualche ora quest’oggetto misterioso alla maggior parte della gente, prenderà una forma reale, avrà un volto. Ebbene sì come in ogni campo della vita, così nel calcio, si viene etichettati come mediocri, la massa della gente non ha mai sentito parlare di te e non hai le occasioni che meriti anche se il tuo livello è alto.

Si può rimanere nell’anonimato, o farsi conoscere in ritardo e potersi togliere forse solo poche soddisfazioni, è questo il caso di Graziano Pellè un calciatore che negli ultimi anni ha segnato quasi un gol a partita e non solo nessuna squadra italiana lo ha preso, ma quello che è peggio non è stato neanche preso in considerazione per i mondiali da Prandelli.

Graziano Pellè negli anni ha assunto la denominazione di paracarro, buono solo a fare i gol in Olanda, un campionato relativamente facile, ma io faccio un semplice ragionamento, se sono scarse le difese che puoi affrontare, possono essere scarsi anche gli assist che puoi ricevere per far gol e comunque la storia dimostra che se uno è bomber lo è in ogni categoria, la differenza la fanno solo la condizione psico – fisica e altri fattori quali anche la fortuna e il caso in generale.

La svolta forse per il calciatore nato vicino Lecce, è stata qualla di aver incontrato Koeman, vi ricordate l’Olandese che con la sua punizione in finale di Coppa dei Campioni diede la sconfitta alla Sampdoria per uno a zero? Insomma non proprio uno qualunque, uno esperto che lo ha allenato all’AZ e poi al Feyenord e infine lo ha voluto fortemente con se in Inghilterra. Si proprio in Inghilterra dove finalmente qualli che non guardano più in la del proprio naso lo hanno finalmente notato.

Ciò che forse ha penalizzato questo calciatore sono le due stagioni in serie B a Parma e Sampdoria dove ha fatto pochissimi gol, ma l’età ha potuto influire così come il caso, o le stesse squadre che non lo hanno messo in condizione di far bene. Non bisogna dimenticare ad esempio Bomber come Toni, come Vieri che in certe fasi delle loro carriere non erano convincenti, nel calcio però oltre a doti di tecnica assoluta esistono doti atletiche, psichiche, prontezza, potenza e quindi questi ultimi sono emersi. Credo comunque che non si posso parlare di nuovo Toni, come ad esempio si può fare nel caso di Zaza definendolo il nuovo Vieri, perché Zaza anche se è emerso in ritardo relativamente a quanto fa un grande calciatore, è comunque ancora giovane; Pellè va verso i Trenta e poi a mio avviso non deve dimostrare niente poiché nella sua carriera comunque come già scritto ha segnato tanto, insomma ha fatto già tanto.

Attaccante alto, è un ariete, uno sfondatore, una torre ed è adatto al gioco di Conte che fa verticalizzare e poi con questo tipo di punte cerca di far creare giocate di sponda o creare modi per far salire la squadra. Il calcio è sempre lo stesso, non è cambiato fortunatamente, gira e rigira con gli scienziati vari come allenatori che predicano il tiki taka, che scrivono e riscrivono, bisogna verticalizzare far salire la squadra, mantenere il pallone in avanti, se il calcio si gioca come si deve giocare qualunque squadra può vincere, non si è mai vista una squadra che è inferiore tecnicamente battere un’altra superiore con il tiki taka, invece con il calcio elementare che piace a noi si.

Quindi largo ai vari Pellè, largo ai bomber vecchio stampo, al contropiede, palla lunga e pedalare.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Ditta verde domenico
Responsabile account:
Domenico Verde (Responsabile pubblicazioni)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 237200