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Paura, come vincerla

“Fate ogni giorno qualcosa che vi spaventa” dice una famosa frase di Eleonor Roosevelt. Sembra un’ottima ricetta per superare la Paura che spesso accompagna le nostre giornate...
del 24/08/20 -

“Fate ogni giorno qualcosa che vi spaventa” dice una famosa frase di Eleonor Roosevelt.
Sembra un’ottima ricetta per superare la Paura che spesso accompagna le nostre giornate.
Ogni giorno, spesso in modo automatico, ci alziamo dal letto, facciamo colazione, poi di corsa al lavoro, torniamo a casa, svolgiamo le nostre incombenze e poi di nuovo a letto, stravolti per la giornata appena passata.
Nella nostra mente siamo presi da mille pensieri: la spesa, il lavoro, i figli, il marito, la salute, la nostra situazione economica, ma quasi sempre riserviamo nella nostra giornata dello spazio anche alla Paura. Proprio così… Paura.
Paura di non farcela soprattutto a raggiungere i nostri obiettivi, Paura di non essere in grado di compiere determinate azioni, Paura dei giudizi altrui, Paura di rimanere da soli, Paura della morte, Paura di…. mille cose.

Tutti noi abbiamo Paura di qualcosa, chi più chi meno, nessuno escluso.
Non lo facciamo apposta, ma giornalmente, nel sottofondo dei nostri pensieri, lei è lì, come un piccolo tarlo che lavora inesorabile. Qualche giorno riusciamo a scacciarlo via, ma alcune volte, soprattutto quando siamo stanchi con il morale basso, vince lei e noi le consegniamo il nostro buonumore, regalo che lei gradisce a dismisura. Quando le permettiamo di vincere, noi sprofondiamo sempre più in basso, nel baratro. Prima diventiamo un pochino pensierosi, poi un po’ tristi, poi scoraggiati, infine quando la Paura raggiunge il suo scopo ci vede inerti, senza la forza di reagire perché …“tanto è tutto inutile!”

La Paura è amica del lato peggiore di noi. Essa alimenta l’invidia, la gelosia, il rancore, la presunzione, l’arroganza. Si diverte a punzecchiare il nostro bambino interiore che, già ferito per mille motivi, si abbandona a lei in preda al panico.
Sopra ad ogni cosa la Paura è la migliore Amica del Fallimento. Michelle Obama una volta ha spiegato chiaramente il loro legame così stretto riassumendo il concetto in una frase: “Il Fallimento ben prima di diventare una realtà è una sensazione. E’ la vulnerabilità alimentata dalla mancanza di fiducia in sé stessi e che viene accresciuta, spesso in maniera deliberata, dalla Paura”. E’ molto chiaro vero? La Paura si allea con tutto quello che ci porta a stare male.
Quanta stanchezza fisica e soprattutto mentale porta la Paura? Ma soprattutto, domanda più importante…

Come si fa a superarla, a sconfiggerla?
Non è semplice, il processo è lento e presuppone un esercizio quotidiano fatto di attenzione, presenza mentale a quello che si sta facendo in quel momento. Sforzo costante per trovare il lato positivo in tutte le azioni che si devono compiere, capacità di arginare le ingerenze altrui perché anch’esse spesso contaminate da varie componenti negative (tipo l’invidia, la gelosia, la competizione malsana).
Dobbiamo costantemente alimentare la fiducia in noi stessi e capire profondamente che non c’è nulla che ci può impedire di raggiungere i nostri obiettivi, se non noi stessi ed i nostri pensieri negativi che ci portano ad assumere atteggiamenti sbagliati.
Come consigliava Eleonor Roosevelt che ho citato all’inizio, dobbiamo cimentarci giornalmente in qualche sfida, piccola o grande che sia, per aumentare la nostra autostima, per allenare il nostro coraggio, senza farci spaventare, certi del nostro successo.
Ovviamente tutto questo può risultare complicato, però se piano piano svolgiamo con costanza questo esercizio, possiamo stare certi che quando arriveranno problemi seri da affrontare nella nostra vita, noi saremo maggiormente in grado di risolverli efficacemente, perché pieni di energia positiva. Saremo in grado di guardare la realtà per quello che è, con i suoi pregi e difetti, consci della bellezza che ci circonda e che popola le nostre giornate con tutti i suoi diversi modi di manifestarsi, dalla telefonata di un amico/a che non sentivamo da molto tempo, da un caffè che ci regaliamo al bar prendendoci il giusto tempo per assaporarlo in tutta la sua bontà, sino ad arrivare agli imprevisti gioiosi che ci riempiono di allegria. Dobbiamo allenarci ogni giorno a captare il Bene e farlo con le persone che ci sono vicine, proprio in quell’istante di quella giornata, perché non abbiamo nessuna certezza se non di vivere il Presente.
Non possiamo e non dobbiamo permettere alla Paura di albergare nella nostra mente e nel nostro cuore perché noi siamo troppo preziosi per cederle il passo che ci porterebbe poi alla paralisi emotiva e mentale e quindi alla Non Azione.
Se vince lei noi ci ridurremo a vivere una Vita ai margini, passeremo il nostro tempo ad osservare gli altri che agiscono.

Concludendo esiste un’altra frase che io amo molto di Martin Luther King ed è: “Un giorno la Paura bussò alla porta. Il Coraggio andò ad aprire e vide che non c’era nessuno”. Quindi Forza e Coraggio, non c’è tempo da perdere, ma soprattutto da regalarle!

Cinzia Scarpa
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