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Pasquale Anfossi: un compositore dimenticato

Il 4 aprile 2021 uscirà una nuova registrazione discografica interamente dedicata alla musica del grande compositore tabiese del XVIII secolo. Esecuzione a cura della Tuscan Opera Academy Orchestra diretta da Simone Perugini.
del 01/03/21 -

Pasquale Anfossi (all'atto di nascita Bonifacio Domenico Pasquale) nato a Taggia, in Liguria, il 5 aprile 1727, fu uno dei più rappresentati e ricercati compositori d'opera della sua epoca. Al pari dei grandi maestri del tempo, Paisiello e Cimarosa in particolare, anche Anfossi godette di una fama internazionale che lo portò a ricoprire incarichi prestigiosi non solo in Italia, ma anche all'estero. Instancabile viaggiatore, come tutti i celebri colleghi della sua epoca, Anfossi nel 1781 divenne Direttore dell'Opera Italiana a Londra, conservando tale prestigioso incarico per circa due anni. L'approdo in Inghilterra, fu frutto del grandissimo successo ottenuto nelle stagioni precedenti in Italiae in Francia, dove le opere di Anfossi – specialmente le opere buffe – erano sempre molto richieste e applaudite.
L'Accademia Lirica Toscana “Domenico Cimarosa”, in collaborazione con Horus Music, ha deciso di rendere doveroso omaggio a questo compositore attraverso la pubblicazione di una release discografica dedicata a una raccolta di dodici Overtures operistiche, per la maggior parte inedite, e qui presentate in prima registrazione mondiale. L'interpretazione e l'esecuzione è affidata alla Tuscan Opera Academy Orchestra diretta da Simone Perugini che ha anche realizzato le edizioni musicali delle Overtures attraverso lo studio di manoscritti, purtroppo non autografi (pochissimi sono, a tutt'oggi, le partiture autografe di Anfossi conosciute) e reperiti in diverse biblioteche europee. La raccolta è costituita, come detto, da dodici overtures operistiche (o “Sinfonie”, come comunente le definivano gli stessi autori) composte da Anfossi durante la propria carriera e comprenderà, tra l'altro, le overtures di opere che, al tempo, ebbero un grandissimo successo: "Le pazzie de' gelosi", "Lucio Silla", "La clemenza di Tito" (questi ultimi due lavori seri vennero musicati anche da Wolfgang Amadeus Mozart che durante la propria carriera stimò Anfossi e compose alcuni brani sostitutivi interpolati ai lavori del tabiese). Questa novità discografica, che sarà disponibile sia in CD che in streaming audio tramite i maggiori stores online, rappresenta sicuramente un primo importante passo verso la riscoperta di un compositore di buon talento, riconosciuto dai propri contemporanei come uno dei maggiori operisti esistenti e che, sicuramente, dette del filo da torcere ai suoi più celebri e celebrati colleghi quali Giovanni Paisiello e, soprattutto, Domenico Cimarosa. Al grande compositore aversano, tra l'altro, forse casualmente, Anfossi fu idealmente unito (ma anche realmente, poiché i due artisti ebbero molte occasioni per incontrarsi) da una carriera molto simile: entrambi, infatti, studiarono al Conservatorio di Santa Maria di Loreto a Napoli, entrambi, come si suol dire, a ruota, divennero Maestri presso l'Ospedaletto di Venezia (Cimarosa venne eletto nel 1781 proprio in sostituzione del più anziano Anfossi che, proprio in quell'anno si era dimesso per intraprendere fortuna a Londra) e le loro opere si alternarono con una impressionante frequenza nei cartelloni dei teatri veneziani. Nel 1781 e nel 1782, ad esempio, al teatro San Samuele della città lagunare, andarono in scena quattro prime assolute: due affidate a Cimarosa e due ad Anfossi.
Ben venga, quindi, questa produzione discografica tutta dedicata a questo importante musicista e speriamo che essa possa rappresentare un punto di partenza per una riscoperta sistematica dell'immensa produzione del grande tabiese.



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