Luoghi comuni da smentire in tema di sicurezza e privacy

Molti sono gli attacchi informatici e le violazioni della privacy dovute ai luoghi comuni. Scopriamoli insieme in questo breve articolo.
del 26/07/16 -

Molti sono i luoghi comuni diffusi in merito al tema privacy e sicurezza informatica. Luoghi comuni che purtroppo sono la causa di attacchi informatici. Ma non perdiamo tempo in chiacchere introduttive e andiamo subito a vedere questi luoghi comuni.

Nessun hacker attaccherebbe il mio computer



Sfatiamo il mito secondo cui una persona normale non può essere obiettivo di attacco hacker perché non ha nulla da nascondere.

Vero è, da un lato, che gli utenti internet sono talmente tanti che è molto bassa la probabilità di ricevere attacchi informatici sul proprio PC, ma è anche vero che gli hacker operano tramite bot automatici che scansionano la rete alla ricerca di computer vulnerabili.

Le minacce più comuni non sono specifiche, ma a livello di internet, e ogni computer può essere buono per un hacker, anche se senza dati personali.

Ogni dispositivo è potenzialmente utile per fare attacchi o per immagazzinare dati illegali.

Inoltre qualsiasi informazione personale o finanziaria è preziosa per un potenziale ladro di identità, quindi anche i miei dati o di qualsiasi altro utente della rete possono essere utili a creare una falsa identità da usare per attività illecite.

Non serve un antivirus se non faccio nulla di rischioso



Questo è ancora un modo di ragionare di molti utenti che si reputano così bravi nell'usare internet e il computer da non aver bisogno di un software antivirus per proteggersi.

Il fatto è che la sicurezza di un computer non dipende solo dalla propria bravura e dalle proprie abitudini, ma anche da quelle degli altri.

I malware in generale sono ovunque e possono anche essere messi in siti web considerati inattaccabili.

Chiunque visualizza una pagina infetta su internet, può essere infettato da un virus se non ha un software antivirus che lo protegge.

La protezione antivirus può non essere sufficiente, ma è certamente necessaria.

Installando un antivirus e un firewall si è protetti al 100%



Questo è l'opposto del punto precedente.

Il fatto di avere delle protezioni non ci deve far sentire in una botte di ferro e abbassare il livello di guardia. Le protezioni ci vogliono sempre, ma è anche altrettanto vero che non dobbiamo mai abbassare il livello di diffidenza e usare sempre il buon senso.

Avere un sistema non Windows mi rende sicuro



Luogo comune alquanto diffuso fra utenti Mac e Linux che pensano che i virus siano solo su Windows. Non c’è niente di più sbagliato. È vero che Windows è il sistema più bersagliato dagli attacchi informatici, ma è anche altrettanto vero che è anche il sistema più diffuso e chi vuole arrecare danno lo fa nella massa.

Alla stessa stregua nel mondo degli smartphone i virus sono più diffusi sui dispositivi Android in quanto è il sistema più diffuso.

Basti pensare ai recenti attacchi terroristici. Perché le bombe vengono sempre fatte esplodere in aeroporti, piazze, stazioni, o comunque nelle grandi metropoli e non in mezzo al deserto? Perché una bomba che scoppia in mezzo al deserto non fa notizia e non arreca danno.

La modalità anonima dei browser tutela la privacy



La modalità anonima dei browser è in grado di proteggere la privacy degli utenti solo dalle altre persone che utilizzano quel computer. Non è però uno strumento di privacy che protegge la connessione internet dall'esterno, dalle agenzie pubblicitarie, dai monitoraggi delle compagnie telefoniche o dei siti web stessi. I siti che visitiamo possono leggere il nostro indirizzo IP e sapere chi siamo e da dove veniamo anche in modalità incognito.

Pensare che se non si scarica nulla da internet, sia impossibile che entri un virus nel PC



Molti utenti pensano ai virus come dei programmi o dei file eseguibili che eseguono codice dannoso al sistema.

Chi pensa questo è almeno 10 anni indietro perché oggi i malware possono essere di vario tipo, spesso si nascondono nel codice di pagine web, spesso sono online da qualche parte pronti a colpire se trovano un buco di sicurezza.

Per esempio il worm è un virus autoreplicante che si diffonde attraverso le vulnerabilità dei programmi o del sistema operativo installato sul PC.

Il worm si intrufola nei PC di destinazione utilizzando bug software.

Un altro esempio è quello di hacker che attaccano siti normali e legittimi nascondendo il virus nelle sue pagine. Un sito web fino a oggi sano e genuino può diventare pericoloso senza preavvisi e causare danni soltanto perché viene visitato.



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