Le malattie della mente

Le malattie mentali si dividono in tre gruppi: le nevrosi, le psicosi e le demenze.
del 13/03/17 -

Alcune persone appaiono estremamente vulnerabili di fronte al rischio di malattie mentali, per ereditarietà e per fattori ambientali. Le malattie mentali possono essere divise in tre grandi gruppi. Vediamoli in questo articolo nel dettaglio:

NEVROSI

Nelle nevrosi, pensieri e sentimenti normali vengono esagerati al punto da interferire con la normale vita di chi ne soffre, in maniera molto variabile tra i diversi soggetti oppure nello stesso soggetto, il quale è sempre consapevole del suo disturbo mentale.

L'ansietà è la forma più comune di nevrosi, a cui seguono la depressione, l'isterismo e le fobie.

Anche se non si può del tutto escludere nelle nevrosi uno squilibrio fra alcuni mediatori chimici della trasmissione di impulsi fra i neuroni (neuro-mediatori), gli studiosi tendono a dare un maggior peso a fattori ambientali sfavorevoli, che possono facilmente influenzare una personalità non bene equilibrata.

Quindi, lo stress continuo di ogni tipo e la debolezza fisica provocata da una dieta inadeguata, il superlavoro, malattie acute o croniche, possono provocare una psicosi ansio-depressiva.

PSICOSI

Le psicosi costituiscono il maggior problema, in quanto gli psicotici non riescono a vivere normalmente nella società. Gli psicotici infatti non riconoscono di essere malati, quindi non richiedono o addirittura rifiutano le cure.

Le psicosi comprendono la depressione maniacale, la grave depressione ricorrente e le varie forme di schizofrenia.

Le cause della psicosi sono sconosciute ed esistono ancora diversi dibattiti in merito. C'è chi ipotizza una base anatomica o chimica per ogni forma di psicosi, vista come il sintomo di una malattia cerebrale, e chi invece vede in essa solo una risposta ad un ambiente ostile. E' probabile che questi due pareri semplifichino una realtà molto complessa, in cui possono coesistere sia squilibri che errate risposte all'ambiente.

DEMENZA

La demenza è un nome generico per indicare un gruppo di condizioni in cui il paziente resta mentalmente handicappato. Ciò può essere dovuto a infezioni fetali, a danno cerebrale da parto o ad anormalità genetiche, come nella sindrome di Down, oltre che a malattie degenerative senili.

Tutte le affezioni che danno demenza lo fanno riducendo il numero delle cellule nervose corticali. La demenza ha, quindi, a differenza della psicosi, una sicura base anatomica, ben dimostrata anche grazie ad esami quali la tomografia assiale computerizzata e la risonanza magnetico-nucleare.



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