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Lasciami entrare : il nuovo disco di Valerio Scanu dal pop interessante ed accattivante in bilico tra passato, presente e futuro

"Lasciami entrare": un titolo programmatico come invito ad essere accolto. La richiesta e la speranza di un artista, in questo caso di Valerio Scanu, che decide di mettere un punto sul suo passato discografico e ricominciare con nuova determinazione e convinzione.
del 10/03/14 -

"Lasciami entrare": un titolo programmatico come invito ad essere accolto. La richiesta e la speranza di un artista, in questo caso di Valerio Scanu, che decide di mettere un punto sul suo passato discografico e ricominciare con nuova determinazione e convinzione.

Licenziatosi dagli ingranaggi ai quali doveva sottoporsi, stando con una major, e intraprendendo un percorso più autonomo nel decidere le proprie scelte artistiche, ha cercato di guardarsi attorno, buttandosi nell’impresa ardua di realizzare un disco, in prima persona, con un badget messo principalmente di tasca propria e rimettendo in gioco ciò che era riuscito a costruire in credibilità e visibilità agli inizi della sua carriera.

La posta diventa, così, alta: creare ex novo un team lavorativo, con le proprie forze, cercare il materiale adatto e all’altezza di ciò che hai covato, studiato e sognato, coinvolgendo il corpo e la mente, per settimane che diventavano mesi, preda dell’ entusiasmo legato alla voglia di sfuggire ai contorni dell’abitudine e al desiderio di stupire, e contemporaneamente avere quella maledetta paura che il nuovo possa deludere.

Avere la consapevolezza che questa volta sia stato più impegnativo raggiungere il traguardo, nel riuscire a metterci in quei solchi un lavoro di gruppo con tutte le idee ( magari qualcuna dipinta con i colori della pazzia), le sonorità, i versi, l’amore, le lacrime che hanno portato ad un disco finito, da scoprire per chi poi lo ascolta.

E se l’artista può contare magari sull’entusiasmo dei fans che aspettano di riconfermare questo amore che hanno verso il loro beniamino, con un margine minimo che possano restare delusi, l’ansia cresce invece nei confronti dell’accoglienza che potrà essere riservata dalla critica, di solito difficilmente benevola o pronta ad esprimersi dopo un ascolto frettoloso e superficiale.

Come un nuovo amore, un disco dovrebbe essere metabolizzato, con ascolti ripetuti, alla caccia di ogni segreto o di alcune sfumature che erano inizialmente sfuggite.

“Lasciami entrare” è un disco che si presenta all’insegna della trasparenza e sincerità, senza filtri e compromessi, senza trucchi e inganni, ottimamente interpretato, dagli arrangiamenti accattivanti, con la presenza di giovani autori ai quali è stata data un’opportunità di avere una visibilità. Un pop godibile con dei testi che raccontano l’amore, il mito più antico, nelle varie sfaccettature e permettono di avere un ascolto ‘leggero’, fluido, in grado di fare allontanare magicamente i problemi per alcuni minuti.

Già questo intento andrebbe premiato, ed è doveroso aggiungere, in più, che questo lavoro, oltre ad essere il risultato delle esperienze fatte, nonostante la giovane età, apre una piccola porta su un probabile lancio all’estero, con la presenza di due brani dal sapore internazionale, in lingua inglese “Alone” e “Sometimes love”, e su concrete prospettive di nuovi orizzonti da approfondire nei futuri lavori, rilevati nella suadente ballad “Dormi” e soprattutto nella splendida “Parole di cristallo”, riproposta in chiusura anche in chiave acustica.




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