La vecchia TV batte tutti: resta supermedia anche nel 2011

140 milioni di ascolto in più rispetto al 2010, fatturato pay su del 20%, crescita ricavi per 10 miliardi di dollari
del 28/02/11 -

Altro che declino! La vecchia cara TV non ha nessuna voglia di finire in soffitta. Il rapporto Deloitte è destinato a sconfessare chi, da anni, scommette sul sorpasso dei “new media” nei confronti della scatola magica. Le “TMT Predictions” formulate da Deloitte nel 2011 parlano chiaro: gli studi prevedono che la televisione, nei prossimi 12 mesi, rafforzerà ulteriormente la propria posizione di “super media”, sconfessando i facili profeti che giuravano su un imminente pensionamento o sul sorpasso di tecnologie più moderne. Niente da fare.
I numeri appaiono eloquenti: nel 2011 i telespettatori mondiali guarderanno la TV per 140 milioni di ore in più rispetto al 2010, le pay-tv incrementeranno il loro fatturato del 20% nei mercati emergenti e i ricavi da pubblicità in TV aumenteranno di 10 miliardi di dollari.
Deloitte prevede che, sommando i ricavi da pubblicità, abbonamenti, fatturato da pay-per-view e licenze, la televisione manterrà la propria leadership tra tutti i media in termini di ricavi. La televisione come veicolo di pubblicità vedrà il secondo anno di crescita solida e il quinto di seguito di incremento della quota di ricavi da vendita pubblicitaria, che sono passati dai 174 miliardi di dollari del 2007 ai 191 miliardi del 2011, in netto contrasto con il declino della carta stampata che nello stesso periodo è scesa da 126 miliardi a 93 miliardi di dollari.

I videoregistratori digitali proliferano. Ma lo spot da 30 secondi non muore.
Deloitte prevede che nel 2011 il tasso di penetrazione tra i possessori di apparecchi TV dei videoregistratori digitali (DVR) nei principali mercati supererà il 50%, ma ciò non influirà in alcun modo sul mercato della pubblicità televisiva.
Quando circa dieci anni fa i DVR sono diventati alla portata di tutti, si temeva che il mercato della pubblicità TV ne avrebbe risentito, in quanto si riteneva che i loro possessori avrebbero registrato i programmi per poi saltare rapidamente gli spot, riducendone di fatto il valore per l’inserzionista.
La realtà dei fatti si è dimostrata diversa, come anche dimostrano i risultati di una ricerca sulle modalità di utilizzo dei videoregistratori digitali: il 70% di chi possiede un DVR controlla prima cosa c’è in TV in quel momento, mentre solo il 16% accende la TV per vedere solo ciò che è stato pre-registrato

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