La segmentazione dei clienti nell’email marketing

Scopri perché una buona profilazione dei contatti della tua mailing list aumenta i tassi di apertura, click e conversione delle tue newsletter.
del 10/04/20 -

Sai qual è uno dei maggiori errori che molte aziende commettono nelle campagne di email marketing? L’invio di messaggi identici a tutti i destinatari.

L’obiettivo primario di ciascuna azienda che sceglie di utilizzare l’email marketing come attività pubblicitaria, deve essere quello di creare un database di contatti ben segmentato. E oggi grazie ai numerosi tool presenti sul mercato, è possibile creare segmenti di utenti per l’invio di newsletter dedicate in modo semplice e strutturato.

Ma sai quali sono i vantaggi reali della segmentazione dei clienti?
La segmentazione dei tuoi clienti ti aiuterà ad effettuare delle comunicazioni mirate, fatte di contenuti dinamici e personalizzati, pertinenti e tempestivi, che ti permettono di creare un rapporto one-to-one tra la tua attività e i tuoi customer, conoscendone le preferenze, anticipandone desideri e bisogni, migliorando la loro customer experience e aumentando l’engagement.

I 4 Criteri per segmentare la tua mailing list

La segmentazione dei contatti consente l identificazione dei tuoi utenti e la suddivisione in gruppi specifici. Generalmente si parte da 4 criteri principali:

1. Tipologia di utente
La prima suddivisione serve a differenziare i tuoi clienti in base al sesso, all’età, oppure a informazioni come, ad esempio, numero di scarpe, taglia, settore di attività, ecc.

2. Tipologia di interessi
Il secondo segmento che possiamo considerare, specialmente per chi vende un’ampia gamma di prodotti, è quello relativo agli interessi specifici. Come? Monitorando ad esempio i prodotti più cliccati all’interno di una email; oppure gli incentivi gratuiti prescelti al momento dell’iscrizione alla newsletter; o ancora gli articoli acquistati.
La segmentazione delle email in base agli interessi provocherà un aumento del coinvolgimento del vostro pubblico, misurabile dai tassi di apertura e di clic, ed una conseguente riduzione degli unsubscribed.

3. Posizione geografica
La posizione geografica è un importante paramento di segmentazione soprattutto per quelle attività che hanno sia un negozio online sia una rete fisica, e che vogliono, ad esempio, poter inviare email dedicate alle offerte presso gli store fisici solo al pubblico locale o viceversa inviare particolari promozioni al pubblico online.

4. Comportamento online
L’ultimo criterio di segmentazione, ma non certo per importanza, è quello di personalizzare i messaggi a seconda dell'attività dell'iscritto.

Questa segmentazione, che si dice dinamica, varia nel corso del tempo, segue e si adatta seguendo tutta una serie di informazioni che possiamo raccogliere su ciascun cliente, come ad esempio il numero di newsletter ricevute, i tassi di apertura e click e ovviamente il numero delle conversioni.
La segmentazione comportamentale è fondamentale per il cosiddetto lead funnel, ovvero una sorta di imbuto che porta un determinato lead alla conversione.

Per un e-commerce è importante suddividere i suoi utenti tra:
- potential buyer: coloro che non hanno ancora effettuato un acquisto.
- one time buyer: coloro che hanno appena fatto il loro primo acquisto.
- loyal buyer: coloro che effettuano acquisti regolarmente.
- lost: coloro che non fanno acquisti da tempo.

Questa classificazione è importantissima perché in questo modo si potranno personalizzare le email in modo da convertire:
- i potenziali clienti in buyer effettivi;
- i nuovi clienti in clienti fidelizzati (loyal buyer)
- i clienti abituali in VIP buyer, clienti superaffezionati che diventeranno il nostro principale passaparola online.

Segmentazione comportamentale: il “must” dell’email marketing
Segmentare una mailing list secondo i criteri comportamentali ci consente di impostare l’invio di email automatiche, che non solo alleggeriscono il lavoro del mittente ma rafforzano anche la comunicazione con i clienti.

Uno dei criteri che possono essere utilizzati per ottenere una segmentazione dinamica è l'impiego della cosiddetta matrice RFM, una griglia che raggruppa i clienti in base alla loro frequenza di acquisto, alla loro spesa e a quanto recentemente hanno acquistato.
Alcuni software di marketing automation includono questa strategia tra le features offerte.

Conclusioni
Oggi profilare e segmentare la propria clientela è un passo più che mai importante. Grazie ad un'attenta segmentazione del tuo database di contatti e all’invio di comunicazioni sempre più mirate e coinvolgenti aumenterà la percezione di autorevolezza del tuo brand e la sensazione di esclusività nell’utente.

L’engagement dei tuoi utenti sarà maggiore, così come il tasso di conversione, mentre diminuirà la propensione del tuo cliente a cliccare il tasto unsubscribe.



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