La pennichella fa bene: arrivano conferme dalla scienza

Ci sono molti aspetti positivi di quest’epoca moderna ma è indubbio che i nostri avi avessero una saggezza superiore alla nostra. Rispetto alle vite frenetiche di oggi, infatti, seguivano l’abitudine di spezzare la giornata lavorativa con la famosa “pennichella”, cioè con il riposo dopo pranzo. Ora si è scoperto che questo incide fortemente sul benessere fisico. Come dimostrano le nostre diverse polizze sulla tutela della salute, noi della L & N de’ Liguori crediamo che sia importante la prevenzione e anche adottare il giusto stile di vita. Ecco perché ci fa piacere evidenziare quali basi scientifiche ha l’impatto positivo della pennichella su di noi. Tra studi, pubblicazioni e dissertazioni varie, diventerà presto una “terapia” da recuperare e consigliare a tutti.
del 24/10/19 -

Le basi scientifiche
La pennichella di metà giornata fa bene al corpo. Nello specifico, fa bene dal punto di vista cardiovascolare. Lo hanno affermato ben due importanti ricerche:


  • quella della European Society of Cardiology;

  • quella condotta dall’Asklepieion General Hospital in Grecia.


I loro risultati convengono sul fatto che:

le persone abituate al sonnellino pomeridiano hanno maggiori probabilità di contenere la pressione arteriosa.

Le novità
A questi studi si è aggiunta un’importante novità sulla pennichella. Si è capito che quello che incide in positivo sulla nostra salute è soprattutto la frequenza del sonnellino. Lo dichiara lo studio “Association of napping with incident cardiovascular events in a prospective cohort study” pubblicato su Heart.

Chi dorme il pomeriggio almeno una o due volte la settimana si mette in una condizione ideale per prevenire infarti e ictus.

Fattori analizzati nello studio scientifico
Queste conclusioni sono arrivate dopo aver analizzato l’associazione tra:


  • frequenza del pisolino;

  • sua durata media;

  • rischio di problemi cardiovascolari in 3462 soggetti di Losanna (in Svizzera) di un’età compresa fra 35 e 75 anni e nell’arco di tempo compreso tra il 2003 e il 2006.


Dopo il primo controllo, questi soggetti sono stati seguiti per ben 5 anni.

I risultati
Secondo il rapporto ufficiale di questo lavoro sul rapporto tra pennichella e benessere:


  • chi faceva 1-2 pisolini settimanali, circa il 20% dei soggetti analizzati, aveva un rischio d’infarto, ictus o insufficienza cardiaca inferiore del 48% rispetto a chi non lo faceva affatto. E questo indipendentemente da fattori come età, durata del sonno notturno, sonnolenza diurna, regolarità del sonno, depressione. Gli unici fattori che hanno influenzato questo legame sono stati età molto avanzata (oltre i 65) e apnea notturna grave.



Chi, invece, faceva pisolini ogni giorno, circa il 10% dei soggetti studiati, non mostrava benefici particolari dal punto di vista cardiovascolare.

La durata del pisolino
I ricercatori hanno cercato anche di scoprire se ci fosse un’incidenza sulle ore dormite e la salute ma non hanno evidenziato un rapporto tra di esse e il rischio di malattie cardiovascolari.

La mancanza di sonno
Se la pennichella fa bene, vuol dire che la mancanza di sonno fa male. Lo conferma una recente ricerca dell’Università della Sorbona che ha esaminato la relazione tra il funzionamento ormonale e il sonno in un gruppo di 11 uomini sani di età compresa tra i 25 e i 32 anni.

Lo studio
I soggetti analizzati sono stati sottoposti a due sessioni di sonno in un laboratorio dove il cibo e l’illuminazione erano rigorosamente controllati. Durante una di queste, il sonno dei partecipanti è stato limitato a 2 ore in una notte, seguite il giorno successivo da un pisolino di 2e ore per alcuni e 30 per altri.

Gli scienziati hanno poi analizzato l’urina e la saliva dei soggetti per determinare l’effetto della mancanza di sonno, esaminando i livelli alterati degli ormoni prima e dopo i pisolini concessi.

I risultati
Dopo una notte di così poco sonno, i volontari mostravano livelli di noradrenalina moltiplicati per due volte e mezzo. Male perché si tratta di: un ormone del sangue ma anche un neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante nella risposta del corpo allo stress, aumentando la frequenza cardiaca, la pressione e la glicemia.

Dopo una sana pennichella, i valori tornavano nella norma.

Ecco perché, anche se il tuo lavoro è intenso, dovresti prevedere una pennichella almeno un paio di volte alla settimana. Considerala un’operazione di prevenzione al pari delle analisi del sangue e delle diverse visite mediche di controllo.

Poi fatti anche un giro sul nostro sito o vieni nella sede di Roma in via Timavo 3 per capire meglio come “farti del bene” con le polizze sulla salute di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo.

Ti aspettiamo.



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