La comunicazione cambia: un team di 300 designer per sviluppare la giusta immagine aziendale

Aver la possibilità di unire, o se non altro riunire, gruppi di professionisti di uno stesso settore all’interno di community rappresenta uno dei motori del web. Questo concetto si chiama crowdsourcing ed è applicabile anche alla comunicazione.
del 08/04/11 -

Spesso si desidera ottenere un'immagine aziendale per la propria nuova attività in maniera professionale, ma senza impiegare budget troppo rilevanti. Due concetti che non convivono a meno di casi fortunati.

Per ovviare a questa domanda crescente, ricordiamo che nel 2010 sono nate in Italia circa 400000 nuove aziende (fonte: Sole 24Ore), non si può non tener conto del potere della rete e degli strumenti che propone.

A tal proposito, segnaliamo l'esistenza di piattaforme online dove professionisti del settore della comunicazione (designer e creativi prevalentemente) partecipano ad una community alla quale i clienti propongono lo studio di un logo, una brochure, un biglietto da visita, una campagna stampa, etc...

L’obiettivo di queste piattaforme è quello di permettere agli imprenditori che necessitano di un logo, una brochure o un layout web per la propria azienda di aprire un bando di concorso (chiamato anche contest) e di mettere in competizione tutti i designer che vorranno partecipare a questo bando. Particolare non da poco è che l’ammontare del premio che verrà destinato al vincitore viene deciso dal cliente stesso il quale otterrà al termine del contest i file dell’opera vincitrice e tutti i diritti al suo utilizzo.

Il funzionamento è molto semplice e l’idea alla base è assolutamente innovativa. Quello che stupisce di più però sono i risultati.
Considerando, ad esempio, uno di questi siti in alcuni dei contest presenti si sono addirittura riusciti a radunare 300 designers attorno alla creazione di un nuovo logo.

Questo accade ovviamente quando il premio in palio è consistente (800 – 1000 euro). I contest con budget più contenuti (200 – 400 euro) non sono comunque da meno. Quest’ultimi hanno mediamente 80-100 partecipanti con un ritorno di 300 proposte grafiche in media.

La forza del crowdsourcing applicata al mondo della comunicazione sta permettendo a quest’ultimo di affacciarsi su una nuova strada e scoprire orizzonti che fino a pochi anni fa erano impensabili e a giudicare dai risultati anche gli imprenditori di piccole e medie imprese soprattutto sono pronti a sperimentare nuovi modi per ottenere finalmente creatività e design di qualità.

E non solo! Anche gli intermediari (tipicamente web-agency o software house il cui core business non è la grafica e la creatività) hanno la possibilità di ampliare notevolmente la gamma dei propri servizi.



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