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Il principato di Pontinha

La più contesa isola del mondo
del 18/12/20 -

In mezzo all’Atlantico, a circa 500 km dalla costa africana, nel 1419 il capitano James Cook, scoprì un’isola piccolissima. Da qui salpò anche Colombo nel viaggio da e per l'America. Il primo Vescovo Primato Dom Diogo, avrebbe dato il suo nome all'isolotto “Pontinha”. Questo isolotto, ha giocato un ruolo chiave nell’espansione del portogallo perché proprio da questo piccolo territorio, hanno avuto inizio alcune delle più grandi scoperte portoghesi. L'atollo fu venduto il 9 ottobre 1903 alla famiglia Blandy di Madeira, e il Portogallo perse il controllo e la sovranità dell'isola. La lettera con l'Editto Reale, è tutt’ora depositata a Londra ed è stata riconosciuta dallo stato portoghese nel 2006, quindi di fatto, se pur “mini” è uno Stato indipendente. All'interno di questa formazione naturale di roccia di 178 m², si trova un antica Fortezza dall’architettura unica. Presente sull’isola anche il forte di San José, costruito a metà del 1700, chiamato in onore dell'allora re del Portogallo Dom José I. Purtroppo gran parte di esso, fu distrutto nel 19° secolo. Dal 2008 questa piattaforma distante 200 miglia nautiche, dall'isola di Madeiraè, famosa per il vino omonimo è di proprietà di Sua Altezza Reale, Principe Renato Barros I. Da allora, il nuovo proprietario ha ricevuto molte pressioni dal governo del Portogallo per vendere la proprietà e concedere la custodia al governo. In aiuto del principe, e al sogno di uno Stato Libero, si è aggregato Alfredo MULE’ (registrato nel libro dei fondatori con il numero 822) impegnandosi a fornire un giusto riconoscimento della sovranità di quel territorio, dalle Nazioni Unite contro la globalizzazione portoghese. In tanto dal dicembre del 2015, il Principato di Pontinha batte moneta propria il bitcoin.

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