Hai un microbiota intestinale sano?

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del 15/04/20 -

Il microbiota intestinale, ormai si è capito da qualche anno, è un bene prezioso, forse il più prezioso, che possiede il nostro corpo. Organo a tutti gli effetti, per alcuni un vero e proprio regista (cervello) che fa funzionare bene il nostro corpo e il suo metabolismo. Non solo: il suo malfunzionamento (squilibrio, disbiosi, sbilanciamento microbico) provoca gravi disturbi intestinali, agendo quindi a livello locale, ma anche disturbi cosiddetti a distanza, cioè su organi e apparati che in passato non si pensava avessero correlazione con il nostro intestino (cervello, pelle, albero respiratorio, cuore, muscoli, osso, etc). Ecco quindi alcune pillole e riflessioni riguardanti questo organo straordinario. Nutrirlo, conservarlo, mantenerlo in piena salute è uno degli obiettivi prioritari di Probilive e Vitalongum. Fare informazione in maniera seria equivale a creare benessere e a far riflettere su come prevenire, e a volte contrastare, alcuni disturbi che oramai fanno parte della modernità

1) Produzione di carburante per l’intestino

Gli acidi grassi a catena corta, l’acido butirrico e alcune vitamine sono elementi fondamentali per il funzionamento intestinale, e quindi di tutto il corpo. Essi vengono prodotti da alcuni batteri che si trovanonel microbiota. Guai a perderli nel corso della vita!

2) Immunostimolazione specifica e generale

Il 70% delle cellule del nostro sistema di difesa (immunitario) è localizzato nell’intestino. Questo viene regolato fino dalla nascita dai microbi presenti nel nostro microbiota. Ciascun microbo esercita una risposta immunitaria, che può essere negativa o positiva, e questo dipende dal tipo di Microbiota che l’individuo possiede (indentità individuale del microbiota)

3) Influenza il buon funzionamento dell’intestino in termini di motilità.

Stitichezza o diarrea sono spesso causati da un mancata stimolazione del microbiota sulla motilità viscerale dell’intestino. Rallentamento e svuotamento rapido del basso intestino condizionano la defecazione. Un microbiota vario e ricco attenua lo stato di disbiosi, cioè di squilibrio intestinale.

4) E’ spesso causa di malattie molto gravi.

Alcuni microbi dell’intestino (cluster microbici negativi) sono spesso chiamati in causa in alcune malattie dell’intestino, tra cui il tumore allo stomaco e al colon-retto, le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI, come il Chron e la Colite Ulcerosa). Queste patologie vedono una concorrenza negativa da parte di alcuni microbi che possono causare fenomeni infiammatori cellulari e locali molto pronunciati.

5) Influenza il buon funzionamento di organi a distanza

Avere un microbiota buono non fa bene solo all’intestino. Negli anni è stato studiato il ruolo del microbiota nei confronti degli organi a distanza (pelle, cervello, polmone, etc.). La disbiosi intestinale, determinata da un microbiota sbilanciato, è associata a molte patologie della pelle (dermatite atopica e seborroica, acne, xerosi e secchezza della pelle), a squilibri psichici e comportamentali (ansia, stress, panico, disturbi comportamentali, perdita di memoria Alzheimer, Parkinson, Autismo) e a patologie dell’albero respiratorio
(allergie respiratorie, infezioni respiratorie, fibrosi cistica).



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