Google: come inserire un sito nel suo indice

Capìta l’importanza di essere presenti su Google e capito che il nostro obiettivo è il posizionamento organico, iniziamo a vedere come mettere all’attenzione del motore di ricerca il nostro sito internet e farlo indicizzare.
del 09/05/17 -

Una prima strategia per indicare a Google la propria Homepage è quella di inserire manualmente l’url (l’indirizzo del nostro sito) nel suo indice. Lo possiamo fare da questo link https://www.google.it/intl/it/add_url.html : ci basterà inserire il dominio e inviare la nostra richiesta. Questa strategia è stata per anni il modo più efficace per contattare Google, nonostante la risposta del motore di ricerca e l’inserimento del sito sul suo database richiedessero dei tempi medio-lunghi. Ora tale metodo è quasi in disuso, ma anche se esistono – come vedremo – strategie più incisive e che richiedono minor tempo per l’accettazione esso rimane un’opzione ancora efficace per iniziare a lavorare con il motore di ricerca.

Oggi le tecniche di segnalazione sono radicalmente cambiate e si servono, ad esempio, dell’invio della Sitemap (mappa del sito) e della “Search Console” (una piattaforma gratuita messa a disposizione da Google), oppure utilizzano segnalazioni create ad hoc su siti, blog o forum già indicizzati approfittando del loro posizionamento e “trust”.

Tralasciando per il momento la strategia legata alla “Sitemap”, vediamo come sfruttare altre fonti esterne al nostro sito per essere presi in considerazione da Google.

Registrazione su Google con fonti esterne

Una delle vie più semplici (ma efficaci) per velocizzare l’indicizzazione è quella di inserire un link che punti al nostro sito su una fonte esterna, come potrebbe essere un altro sito web, un blog o un forum.

Basterà scegliere la fonte, ad esempio un blog, e dopo aver inserito il nostro commento, inserire anche un link che rimandi al sito che vogliamo segnalare.

Poiché la pagina da noi scelta, quella su cui inseriamo il nostro elemento ipertestuale, è già indicizzata da Google, la prima volta che lo Spider andrà a scansionare questa fonte verrà a conoscenza anche del nostro sito e lo inserirà nel suo indice in modo naturale.

Automaticamente lo Spider seguirà il nuovo link e inizierà a scansionare anche il nostro sito. L’unica limitazione a questa tecnica è la possibile presenza di particolari “tag”, usati da chi gestisce il sito che ospita il nostro commento e il nostro link, che possono impedire questa azione da parte dello Spider.

Ad esempio, se il blog prescelto utilizza il tag “no follow” per i link inseriti nei commenti, lo Spider non potrà seguire il collegamento ed arrivare al nostro sito internet.


Quindi buona norma è chiedere al moderatore del sito se utilizza questi tag (o verificarlo attraverso il “codice sorgente” della pagina) o chiedere se è possibile, nel nostro caso, fare un’eccezione (spiegandone i motivi) lasciando il nostro link in modalità “follow”.

Per ovviare a questa incertezza utilizzando blog o forum, la soluzione più rapida e sicura potrebbe essere quella di utilizzare dei servizi gratuiti online di comunicati stampa.

Come verificare che il sito sia stato indicizzato da Google

La seconda fase di “start up” Seo comprende la verifica che il nostro link abbia ottenuto un risultato e sia stato realmente accettato nell’indice del motore di ricerca.

Per vedere se siamo stati indicizzati (cioè siamo stati inseriti nell’indice del motore di ricerca- Attenzione: questo non significa essere stati posizionati nelle prime posizioni delle Serp) potremo fare una verifica seguendo una semplice tecnica:

Andiamo su Google;
Scriviamo: site:www.nomedominio.it;
Avviamo la ricerca della query.


In questo modo potremo constatare quante pagine il motore di ricerca ha indicizzato nel suo indice e finalmente iniziare a migliorare la nostra presenza nelle Serp.

Nel caso, se dopo un paio di settimane avessimo già un numero corposo di pagine aggiunte nelle Serp e volessimo controllare se una specifica pagina è stata inserita, basterà seguire la tecnica precedente inserendo, vicino al dominio, una keywords che identifichi la pagina da monitorare.

site:www.nardoniweb.net contatti

Oltre a queste tecniche base, il controllo delle pagine indicizzate potrà essere effettuato (consigliato) anche attraverso strumenti di analisi come il “Search Console Google” oppure “Google Analytics” analizzando i “Referrals” e controllando se nelle sorgenti di traffico al nostro sito ci sia o meno la presenza di qualche motore di ricerca.

Per coloro che lavorano nel mondo Seo questo controllo potrà essere fatto anche manualmente attraverso i “file di log” cercando, fra gli accessi, la presenza dei vari Spider (Googlebot per Google, Baiduspider per Baidu.com etc).

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