Divorzio: come ottenere la Revisione dell’Assegno di Mantenimento?
Il quantum dell’assegno assistenziale che si dovrà corrispondere all’ex coniuge sarà da rapportare al criterio dell’autosufficienza e dell’indipendenza economica.
del 05/06/17 - di Leonardo Breccolenti
Le controversie relative a separazione e divorzio rientrano tra le tipologie di cause di c.d. volontaria giurisdizione, per le quali è lo stesso codice di procedura civile a prevedere la piena modificabilità del decreto giudiziale. Dunque, su richiesta di una o entrambe le parti, è possibile modificare l’importo, nonché l’an dell’assegno divorzile.
Per ottenere tale risultato, in particolare, è possibile sia ricorrere all’Autorità giudiziaria, rappresentata dal Presidente del Tribunale, sia optare per un accordo stragiudiziale mediante negoziazione assistita o dinanzi al Sindaco.
Tuttavia, è necessario che sussistano alcuni requisiti, al fine di rendere modificabile una decisione dapprima intervenuta tra le parti, anche per assicurare la certezza del diritto. Deve cioè ricorrere la circostanza per la quale si siano verificati fatti nuovi rispetto a quelli alla luce dei quali si è valutata la situazione che ha dato adito alla sentenza emessa.
Tra i casi annoverati tra quelli significativamente utili alla revisione dell’assegno vi è ad esempio il fatto che:
- il coniuge beneficiario del mantenimento inizi una stabile e duratura convivenza con un altro partner, avviando una famiglia di fatto;
- il coniuge beneficiario del mantenimento ottenga un aumento della retribuzione o aumenti i suoi guadagni o inizi un’adeguata attività lavorativa;
- il coniuge tenuto al pagamento del mantenimento abbia una nuova famiglia con nuovi figli;
- il coniuge tenuto al mantenimento subisca una invalidità o una consistente riduzione dello stipendio;
- il coniuge tenuto al mantenimento perda il lavoro.