Cosa fa il consulente finanziario?

Sono certo che anche tu, almeno una volta nella vita, ti sarai posto questa domanda: cosa fa il consulente finanziario effettivamente? Come darti torto. In fondo, è una figura in Italia ancora poco chiara che desta parecchia confusione nella mente delle persone. Un grande problema, che rende ancor più difficile comprendere la professione del consulente finanziario, è la scarsissima educazione finanziaria del popolo italiano. Oggi, nel tentativo di fare chiarezza su quest’argomento, ti parlerò di tutte quelle attività di cui NON si occupa il consulente finanziario.
del 16/04/21 -

Il consulente finanziario non elargisce finanziamenti
Il finanziamento, in generale, è un prestito di denaro concesso da un istituto o società di credito autorizzata. Perciò, è assolutamente agli antipodi rispetto alle attività previste dalla mia figura professionale.

Io non faccio prestiti. Non lavoro come dipendente per un istituto bancario. Sono un libero professionista e mi occupo solo di investimenti nei vari mercati finanziari.

Tendono spesso a credere che il mio ruolo sia simile a quello del bancario, classica figura tramandata nel senso comune italiano di generazione in generazione.

E qui va fatta un’ulteriore smentita: gli investimenti non si fanno solo in banca. Invece, i finanziamenti sì. Al massimo, se non in banca, puoi rivolgerti a una società di credito, le cosiddette finanziarie.

Il mio target è totalmente differente da quello interessato a un finanziamento. Si deduce infatti che, colui che necessiti di un prestito finanziario, abbia di conseguenza necessità di liquidità di cui non dispone.

Io, al contrario, mi occupo di amministrare la liquidità per così dire “in eccesso” dei soggetti intenzionati a mettere al lavoro i propri risparmi. Coloro cioè, che non hanno necessità di liquidità per comprare la macchina, fare il mutuo o qualsiasi altra esigenza. Bensì, persone che hanno intenzione di aumentare i propri guadagni attraverso le attività di investimento sui mercati finanziali internazionali.



I servizi del consulente finanziario non costano di più di quelli del bancario
Un altro luogo comune riguarda i miei compensi. È molto facile che le persone comincino a investire in banca convinte che costi meno. Perché se il consulente finanziario è un libero professionista, sicuramente costerà di più.

Ti stupirà sapere che il consulente finanziario non è pagato dal cliente. Percepire compensi dal cliente è un vero e proprio reato. Il professionista deve essere remunerato esclusivamente dall’intermediario per il quale sta operando.

Proprio come il dipendente di banca che, in quanto dipendente, percepisce lo stipendio ogni 27 del mese.

Quanto costa il consulente finanziario?
Pertanto, che si rivolga al bancario o al consulente finanziario, il cliente pagherà le commissioni previste dai prospetti informativi delle soluzioni di investimento nelle quali investirà i propri risparmi. Il prezzo non varia in base al professionista al quale si rivolge. Tuttalpiù può variare in base agli strumenti individuati.

Qual è la caratteristica principale che cambia tra le due figure professionali?

La personalizzazione. Perché il consulente finanziario può proporre investimenti in ogni tipo di strumento presente sui mercati finanziari. Il bancario, invece, è solitamente vincolato a proporre strumenti legati all’Istituto Bancario per il quale lavora.

Perciò, i percorsi di investimento avviati presso un consulente finanziario, sono decisamente più personalizzati e studiati in base alle singole esigenze del cliente. A differenza del bancario che invece è vincolato a proporre percorsi di investimento standardizzati.



Il consulente finanziario non si occupa di Trading
Accade di continuo di essere contattato da potenziali investitori interessati a consigli sul trading. Però, il consulente finanziario non si occupa di trading e nemmeno di consigli su investimenti in singoli titoli.

Il consulente finanziario è una guida, un analizzatore delle esigenze dei singoli investitori. Colui che si interessa a far crescere i tuoi risparmi mettendo al lavoro i tuoi soldi nella maniera più efficiente ed efficace per garantirti di conseguire al meglio gli obiettivi di breve e lungo termine.

È per questo che il consulente finanziario utilizza principalmente strumenti di risparmio gestito.

Questi, a differenza del “gioco d’azzardo” rappresentato da investimenti in singoli titoli, assicurano una rivalutazione dei risparmi, nel giusto orizzonte temporale e nel rispetto dei parametri di volatilità individuati, evitando che il rischio si concentri in un unico titolo.

Infatti, gli strumenti di risparmio gestito permettono di avere a disposizione, con un unico investimento, un paniere di titoli sottostanti vastissimo (non se ne impiegano mai meno di 70-80) che evita di concentrare il rischio e assicura protezione negli inevitabili momenti di turbolenza del mercato.



Questi sono solo alcuni dei “falsi miti” da sfatare riguardo le attività del consulente finanziario. La lista è molto lunga e sono certo che non mancherà occasione per riaprire nuovamente questo discorso.



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