Come gestire gli Stop Loss nel Forex

In questa email che abbiamo mandato ai nostri iscritti della newsletter la settimana scorsa, parliamo di stop loss, come usarli e come gestirli principalmente. Buona lettura!
del 17/04/14 -

Stop Loss

Partiamo dal principio. Al mondo esistono all’incirca 15 grandi banche che offrono liquidità, questo vuol dire che il prezzo di Bid e di Ask che vedi sulla tua piattaforma di trading ti è dato da una banca (nel caso in cui il broker prenda sia il bid che l’ask) o da due diverse banche (se il bid e l’ask li prenda da due diverse banche) .

Infatti esiste una vera e propria corsa al massacro per chi quota il prezzo di bid e di ask il più vicini possibili. Secondo te perché ridurre i propri potenziali guadagni cercando di offrire dei prezzi così ravvicinati?

Semplice. Immagina di voler individuare i flussi monetari, cosa faresti? Quoti il prezzo di bid e di ask il più vicino possibile in questo modo tutti i broker del mondo compreranno da te e saprai dove sono stati piazzati gli ordini in acquisto e in vendita.

A questo punto il gioco è fatto. Sai che la maggioranza dei retailer (quindi tu e me) sono in buy o in sell ad un determinato livello e che hanno lo stop loss di prezzo (in vendita) impostato su un altro livello. Solitamente sotto l’ultimo minimo o massimo. A questo punto il quadro dei flussi di soldi è abbastanza completo.

Tipologie di protezione definiti “stop loss” ne esistono molteplici e in letteratura se ne trovano diversi. Alcuni esempi sono le opzioni, l’hedging su valute correlate, lo spread trading ecc..

In questo articolo voglio focalizzarmi sul concetto di margine di rischio e durata temporale.

Per margine di rischio intendo la perdita massima che puoi subire prima di chiudere le posizioni o “bruciarti” il conto. Per durata temporale, invece, intendo il tempo trascorso da quando hai aperto una posizione a quando decidi di chiuderla o in maniera forzata, con uno stop loss di prezzo, o in maniera manuale.

IMPORTATE
Per chi è agli inizi la chiusura forzata del trade e quindi l’inserimento in macchina dello stop loss è molto consigliato anche perché il lato psicologico è ancora molto debole.

Per chi invece ha già macinato un po’ di trade ed è sopravvissuto ad almeno due anni di trading può iniziare a pensare anche a questo secondo aspetto e cioè allo stop loss temporale tarato sulla volatilità di periodo.

Mi spiego meglio immagina di avere un conto da 5.000 euro, calcoliamo il margine di rischio per il cambio eur/usd, come facciamo?

Prendiamo uno swing annuale dell’euro dollaro, degli ultimi 5 anni. In questo caso ho scelto dal 2011 al 2012. E’ di circa 3.000 pips. Se sappiamo che ad oggi ogni pip vale 1,44, vuol dire che sul tuo conto puoi esporti fino ad un massimo di 0,20 lotti.

Quindi puoi esporti con un unico trade pari al valore totale del tuo conto (0,20 lotti) ma puoi esporti (ed è consigliato) per N trade, dove N sono i trade che vuoi fare nell’arco della giornata o di qualche giorno.

Quindi se ad esempio volessi aprire 2 trade con una tecnica intra-day ed espormi con tutti i miei soldi farei 0,20/2 = 0,10 lotti.

Con questo stratagemma hai introdotto ugualmente lo stop-loss ma non essendo in macchina è uno stop-losss di tempo. Aprirai la posizione e gestirai il trade sapendo che al massimo lo chiuderei al raggiungimento di un certo limite temporale che ti sei prefissatoprima di entrare a mercato.

Tutto questo discorso naturalmente si regge sue due presupposti:

L’escursione di una valuta come eur/usd non farà in un’ora o in una giornata un escursione di 3.000 pips
Questo tipo di stop loss va applicato con tecniche che tentano di seguire i flussi monetari (unione dell’analisi quantitativa e di quella discrezionale)
Quali sono i pro di questo sistema?

Se usi tecniche intra-day entri a mercato in maniera molto più veloce
Non ti prendi lo stop loss nei momenti in cui il mercato diventa imprevedibile e ti va contro, magari per la volatilità creata momentaneamente da qualche news
Non hai il concetto di risk reward perché ti concentrerai solo sul take profit. Il mio obiettivo in una tecnica intra-day e con questa volatilità è riuscire a portare a casa 50/60 pips al giorno. Con il capitale considerato e la leva di ingresso usata sono circa 34/40 euro al giorno.
Quali sono i contro di questo sistema?

Che se non sei abituato psicologicamente ti potranno succedere due cose:
Non chiuderai il trade quando invece dovevi farlo perché ti lascerai prendere dalla speranza e quindi perdi molto di più di quello che guadagni e piano piano ti erodi il conto.
Aprire più trade di quelli che il tuo conto ti permetta. Con i calcoli che abbiamo fatto tu puoi esporti con due trade da 0,10 o 4 trade da 0,5 ecc. Se superi il numero di trade che puoi fare non puoi aprire più posizioni. E’ come se sei davanti ad un orso ed hai al massimo 1 cartuccia, devi riuscire a centrarlo con l’unico colpo che hai in canna dopodiché il fucile sarà inutilizzabile e quindi rimarrai in preda agli eventi
Devi utilizzare una tecnica intra-day che abbia una percentuale di vincita il più alta possibile
Due riflessioni ancora.

La prima riflessione è quella sui grandi fondi di investimenti. Secondo te quando entrano a mercato hanno lo stop loss in macchina? Qualcuno potrebbe obiettare ma loro hanno miliardi da investire. Ed io ti dico che hanno miliardi ma il loro rischio è proporzionato. Che tu abbia un conto piccolo o sia un fondo molto importante le nozioni tecniche presenti in letteratura di gestione del portfolio sono sempre le stesse.

La seconda riflessione invece e sul quanto sia facile imparare le basi del forex ma questo non vuol dire che una volta imparate sei in grado di fare trading e guadagnare miliardi, come la maggior parte delle pubblicità ingannevoli vuole farti credere. Se vuoi fare il botto nel forex lo puoi fare in entrambi i sensi, guadagnare o bruciarti il conto.

L’obiettivo di un trader è quello di rimanere in pista il più a lungo possibile per godere dei guadagni e rifarsi delle perdite che come in ogni business esistono, ecco perché è importante gestire bene gli stop loss.



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