Breve storia dell’Unione Europea (III parte)

Il Trattato di Schengen Come abbiamo già citato nel precedente articolo dedicato alla storia dell’Unione Europea, Francia, Germania e Benelux firmarono l’accordo di Schengen nel 1975.
del 30/03/15 -

Con invece il “Trattato di Schengen” si fa riferimento all’ampliamento degli accordi a tutti i paesi aderenti all’unione. Secondo gli storici, i preparativi precedenti e successivi all’adesione del trattato interessarono un vasto arco temporale: partendo dalla prima firma del 1975, abbiamo poi un periodo di “pausa”, per poi un lavorio iniziato nel 1985 e durato ben 10 anni.

GLI OBIETTIVI

Gli obiettivi del trattato sono, fondamentalmente, quelli che già abbiamo citato: garantire l’abolizione di ogni controllo alla frontiera all’interno della cosiddetta area Schengen, in modo da garantire il libero transito di cittadini, merci o capitali, e, allo stesso tempo, rafforzare i controlli doganali verso le frontiere esterne. E’ poi prevista l’integrazione delle varie banche dati di tutte le polizie, per aumentare la riconoscibilità dei criminali in tutta l’area.

Oltre a questo, il trattato prevede la cooperazione delle varie forze di polizia delle varie nazioni in caso di necessità, con l’ovvio permesso quindi di valicare le frontiere. Uno dei motivi principali per questo permesso è la possibilità di coordinare al meglio la lotta nei confronti del terrorismo internazionale, o della criminalità organizzata a rilevanza internazionale.

I paesi aderenti all’Unione Europea

Ad oggi, l’area Schengen è formata da 29 paesi, di cui 26 paesi Europei che hanno aderito con sottoscrizione diretta, e 3 paesi che aderiscono in maniera implicita mediante trattati o accordi con altre nazioni: è quindi il caso dei micro-stati: il Principato di Monaco tramite la Francia e lo Stato Vaticano e San Marino grazie all’Italia.

In generale, i membri sono quelli che fan parte dell’Unione Europea, con l’eccezione del Regno Unito e dell’Irlanda, che non hanno aderito grazie ad una clausola opt-out (è cioè una rinuncia a far parte di un particolare accordo).

Fanno poi parte degli accordi alcuni stati terzi: Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera. Alcuni altri paesi hanno poi fatto richiesta per entrare a far parte dell’area: fino a che non metteranno in atto alcuni accorgimenti tecnici, non potranno entrare a farne parte. Attualmente sono in attesa di essere ammessi Croazia, Cipro, Romania e Bulgaria.

Alcuni territori degli stati aderenti, però, non fanno parte degli Accordi: ad esempio, tra i territori francesi aderenti non sono inclusi Guadalupa, Martinica, la Polinesia Francese e le TAAF. Allo stesso modo, tra i territori tedeschi non rientra l’arcipelago di Helgoland.

Tutti gli stati aderenti all’Area Schengen possono sospendere la libertà di circolazione per periodi limitati: solitamente nei casi in cui il paese ospiti eventi importanti ed abbia per questo motivo bisogno di rafforzare i controlli alle frontiere. In Italia, il Trattato è stato sospeso in due occasioni: nel 2001, per il G8 di Genova, e nel 2009, per il G8 dell’Aquila.

Il Trattato di Schengen è entrato in vigore in tutto il territorio europeo grazie al Trattato di Amsterdam, nel 1997; di cui parleremo lunedì prossimo.

E tu, cosa pensi della libera circolazione nel territorio dell’Unione Europea? Sei favorevole o contrario? Diccelo in un commento qui sotto!



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