Ballo e musica sono delle arti: non ce lo dimentichiamo!

La musica dovrebbe essere prima di tutto educazione alla vita. Se impari a "pensare la musica" capisci la relazione tra passione e disciplina, la necessità di aprirsi agli altri.  (cit. di Daniel Barenboin)
del 26/03/15 -

Comporre una canzone, cantarla ed accompagnarla con gli strumenti giusti, creare una coreografia o eseguire un ballo alla perfezione sono arti complicate al pari dell’esecuzione di un quadro o di una scultura, che consideriamo opere d’arte. Ormai si assiste al proliferare di talent show di vario genere (da “X factor” ad “Amici di Maria De Filippi”, da “The Voice” a “Italian’s got talent”) seguitissimi dal pubblico e tutti incentrati sul talento canoro, musicale o nel ballo con una conseguente banalizzazione di questi doni della natura.

Tutto sembra alla portata di tutti mentre in realtà si tratta di arti complesse che oltre al talento naturale richiedono impegno, studio e costanza. Nascono sempre più baby fenomeni e gruppi musicali giovanissimi dal rapido successo ma anche dalla rapida sparizione (non sempre ma in molti casi): ricordiamo Britney Spears ai vecchi tempi, balli come la Macarena o la Lambada che hanno spopolato mentre adesso ci sono il Gangam style, Taylor Swift, Lana del Rey, gli One direction e tanti altri nuovi “fenomeni” nati all’improvviso.

Si assiste anche al proliferare di una grande varietà di scuole di musica (chitarra, pianoforte, tastiera, batteria e chi più ne ha più ne metta), di canto, di danza e di recitazione e ad una sorta di commercializzazione sia nella produzione artistica che nell’insegnamento. Aumentano le scuole ed aumentano le iscrizioni ai corsi sull’onda anche del successo dei programmi televisivi.

Studiare ballo e musica però dovrebbe essere considerato come un percorso molto serio improntato oltre che alla creatività anche alla fatica e al sacrificio, sempre indispensabili per ottenere risultati di qualità. A volte però si tende a dimenticarlo e ad affrontare queste strade con poca consapevolezza e superficialità ritenendo che tutti possano diventare grandi ballerini o grandi cantanti, con le relative delusioni o bassa qualità.

Se vogliamo iscriverci ad una scuola di musica, di canto o di danza è importante sceglierla con cura considerando, oltre che le nostre reali attitudini, anche e soprattutto la competenza degli insegnanti, le solide basi teoriche, la loro preparazione, i metodi pedagogici utilizzati, l’attenzione allo studente e l’assenza di improvvisazione. Evitare di approcciarsi a queste arti con superficialità è un requisito molto importante per preservarne la qualità e il valore.

L’arte è una cosa seria!



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