Attacco di ansia cosa fare: tecniche e consigli

In questo articolo parleremo concretamente come affrontare un attacco di ansia. La risorsa più immediata, veloce ed efficace ad un attacco d’ansia è il proprio respiro. Ma non basta sedersi in un angolo e cercare violentemente di respirare per farsi passare l’ansia. Bisogna conoscere, ed aver maturato un buon respiro consapevole, per usarlo come “arma di difesa” in caso di attacco d’ansia.
del 24/01/22 -

Cos’è un attacco d’ansia
Un attacco d’ansia non avviene mai per caso. Ogni persona ha un preciso linguaggio a livello inconscio, con cui interpreta e vede il mondo.

Se in questo “contenitore” che è l’inconscio ci sono traumi mai affrontati, o immagini limitanti della realtà, una qualunque situazione che tocca quelle precise corde mentali creerà ansia.

Le cause dell’ansia
Cosa può portare l’ansia?

Le cause dell’ansia sono innumerevoli e vanno sempre ricercate individualmente, nel vissuto di ogni singola persona.

L’ansia può portare ad una disconnessione totale dalla realtà. Fisiologicamente accade che si blocca il diaframma e l’area del plesso solare, anche chiamato per l’appunto plesso dell’ansietà. Il diaframma che si blocca è una conseguenza di input costanti dal cervello di essere sotto attacco, senza mai tempo e strumenti per scaricare il sistema nervoso.

Il diaframma (che è un muscolo), per permettere al respiro di fluire liberamente, deve potersi muovere liberamente giù e su con inspiro ed espiro.

Se però rimane bloccato dall’ansia, il respiro perde la sua ampiezza e la capacità di influenzare e ripristinare la buona funzionalità dei sistemi del corpo e della mente.

Come riconoscere un attacco di panico o d’ansia
Riconoscere un attacco di panico o di ansia è abbastanza semplice. La sensazione più forte di solito si manifesta con totale disconnessione dal corpo (non si sentono più le proprie gambe, le braccia) e dalla mente (non si percepiscono più i suoni, le persone intorno a noi), sembra di trovarsi improvvisamente in una bolla.

Ma i sintomi dell’attacco di ansia possono essere diversi da persona a persona, e a seconda della gravità con cui l’ansia influenza le rispettive vite.

Quali sono i sintomi dell’attacco di ansia
Ci sono sintomi che rimangono più nella sfera emotiva:

preoccupazione costante
paura del cambiamento e dell’abbandono
difficoltà a concentrarsi
Quali sono i sintomi fisici dell’ansia?

e sintomi che rimangono più nella sfera fisica:

insonnia
vertigini
palpitazioni e tremori

Come si manifestano le crisi d’ansia
Le crisi di ansia si manifestano quando tutti questi sintomi insieme diventano ingestibili e/o un sintomo predomina su tutti gli altri, alimentando una grande paura di morire, fobie, e rendendo quasi impossibile trovare momenti di serenità durante le giornate.

Cosa fare in caso di attacco di ansia
Ansia cosa fare:

Una delle prime cose da fare in caso di attacco di ansia è fermarsi da qualunque attività si stia facendo, e realizzare consciamente che si la può controllare. Può aiutare sedersi se ci si trova in piedi, oppure toccare il suolo con le mani se tremano anche le gambe. E poi, respirare consapevolmente, concentrarsi solo su quello.

Come calmare l’ansia subito?
Respirare consapevolmente è la prima cosa da fare. E’ necessario riportare l’attenzione della mente sul corpo, sul respiro, e sul fatto che si è vivi. Il respiro permette di gestire la forza di qualsiasi emozione, in primis la paura.

Calmare attacco di panico
L’attacco di panico è una manifestazione più forte di uno stato ansioso, per cui la risposta consapevole deve avvenire subito. E’ sempre utile sedersi se se ne ha la possibilità, o toccare il suolo con le mani, perché questo porta l’energia verso il basso, e lascia scaricare un po’ la mente. Poi, è fondamentale spostare subito l’attenzione sul respiro. Mettere una mano sull’addome e l’altra sul torace, e ripetere mentalmente “io sto inspirando, io sto espirando” finché senti che la mente è tutta immersa in questo processo. Questo è un buon modo per tornare velocemente da un attacco di panico.

Quanto tempo ci mette a passare l’ansia
L’ansia e l’attacco ansioso di solito non sono di lunga durata, ma se non lo si gestisce bene e consapevolmente, possono sorgere ulteriori tensioni che “trascinano” l’ansia verso uno stato cronico di malessere.

Come respirare per calmare ansia?
Il respiro yogico, profondo e consapevole, è il miglior antidoto per calmare l’ansia.

Il respiro yogico è composto di tre fasi: addome, torace, apici polmonari, che si muovono verso l’alto nell’inspiro, e verso il basso nell’espiro. Così il respiro è molto buono, e influenza positivamente corpo e mente. Nei casi di emergenza, anche concentrarsi solo sul respiro addominale può aiutare; è un respiro che calma i nervi e i visceri.

Cosa non fare in caso di attacchi d’ansia
Una cosa che andrebbe evitata in caso di attacchi d’ansia è far finta di niente, scappare, cercare di distrarsi.

L’ansia, come del resto qualunque altro sintomo del corpo, è un linguaggio che altro non chiede che essere visto, accolto, compreso e… superato.

Se siamo noi i primi a chiudere gli occhi davanti ad un disagio, ad evitarlo, non potrà far altro che peggiorare, e seguirci come un cane fedele in ogni aspetto della vita.

Come prevenire gli attacchi d’ansia
Trovo un po’ complesso parlare di “prevenzione” quando si ha a che fare con l’ansia, proprio perché spesso non viene riconosciuta come tale, e un po’ il cuore del disagio nasce nell’inconscio di ogni persona.

Pur tuttavia esistono dei comportamenti, delle abitudini quotidiane, che tengono a debita distanza gli attacchi d’ansia. Questi comportamenti sono:

dedicare ogni giorno del tempo a se stessi, a curare “l’anima”. Prendersi i propri tempi, i propri spazi e occuparsi dei propri bisogni creativi prima di tutto. Senza questa forza, il rischio è incappare in attaccamenti e dipendenze (di qualsiasi tipo), che bruciano l’energia vitale e alimentano l’ansia.

comprendere che l’unica cosa che si può controllare è se stessi e basta. Cercare di controllare ostinatamente la vita, le relazioni, gli eventi è una via sicura per stare male e soffrire.

Con la giusta consapevolezza di se stessi, abbandonando ogni controllo, si può fluire con la vita, mantenendo il respiro leggero e ampio. In questo stato di cose, raggiungibile con un buon lavoro su di sé, l’ansia non esiste più.



Come combattere l’ansia senza farmaci
Ci sono molti modi per trattare l’ansia senza farmaci. Stili di vita salutari, che rispettano i bioritmi del corpo, alimentazione equilibrata, per citarne alcuni.

Lo yoga può rappresentare un’ ottima terapia all’ansia, nei primi mesi, ma poi può trasformarsi in un vero e proprio stile di vita e scelta consapevole di benessere.

Il trattamento dell’ansia senza farmaci è possibile, e funziona.

È importante, tuttavia, che le persone con patologie gravi legate all’ansia lavorino con un esperto, o con sinergia di più esperti, per affrontare il loro disagio.

Quando cercare aiuto per gli attacchi d’ansia
Cercare aiuto per gli attacchi d’ansia è un momento molto importante nella vita di una persona. Avendolo passato sulla mia pelle, non penso in realtà sia un solo momento, quanto una forza (interiore) che porta ad un momento: quando realizzi che non ce la fai più, e vuoi veramente cambiare in meglio.

Dopo aver vissuto io stessa un forte attacco di panico, e averci quasi rimesso la pelle, dentro di me è scattato qualcosa, da cui non sono più tornata indietro. Una forza che mi ha fatto urlare: “così, mai più”. Avevo 24 anni.

Senza quella forza che ha azzerato tutte le mie credenze, tutto il mio ego, non mi sarei mai messa a cercare una soluzione concreta, tanto da cambiarmi la vita.

Eppure così è stato. Così è arrivato nella mia vita lo yoga. Grazie a quella forza.

Pratica yoga contro gli stati ansiosi
Una dei primi disagi che nascono con lo stato ansioso è la perdita di serenità e di naturalezza. La testa inizia a rimuginare all’impazzata per convivere con l’ansia, si entra dentro un copione, una routine “safe”, che è l’opposto della vita reale. E si pensa che quella sia l’unica via percorribile.

Sbagliato. In questo modo si sta semplicemente perdendo l’occasione di vivere veramente la vita, con le sue innumerevoli sfide certo, ma anche con le sue innumerevoli possibilità ed occasioni.

Solo che l’ansia tiene fermi, immobili. Diventa quasi un’abitudine vedere gli altri vivere, realizzarsi, mentre la propria vita diventa ogni giorno di più al pari di un sogno, un’illusione.

Praticare yoga significa iniziare a spezzare questo “sogno” in cui fin troppo spesso ci si adagia, a causa dell’ansia.

Si torna a percepire il corpo, il respiro e ci si accorge di essere vivi. Si fa esperienza che attraverso il respiro migliora non solo la salute, ma ritorna la lucidità della mente, la creatività, si ha tra le mani una maggiore quantità di energia…

e con quella maggiore energia tra le mani è inevitabile tornare a vivere veramente. Essere concreti e sviluppare consapevolezza.

Più si pratica, più questo processo di “pulizia” e consapevolezza si mette in movimento, più velocemente la guarigione dai disturbi psico-fisici diventa possibile.



Yoga per l’ansia: cos’è e come farlo
I migliori esercizi per gestire e superare l’ansia all’interno del panorama Yoga sono sicuramente le asana, le posizioni yoga, che liberano il corpo dalle tensioni e sbloccano il respiro.

Poi, ci sono anche le pratiche di Pranayama, che aiutano a sviluppare consapevolezza del respiro, attraverso cui è possibile aumentare l’energia vitale, anche chiamata prana, e dare una nuova direzione a questa energia. Con un respiro consapevole è possibile influenzare gli stati mentali alterati, e riportare dentro di sé ordine e calma.

Quali sono i benefici dello yoga per l’ansia
Per capire perché lo Yoga è così benefico per chi soffre di ansia, è importante capire come funziona in noi la connessione corpo- respiro-mente.

Qualsiasi input viene dato ad una di queste tre parti, le altre due risponderanno immediatamente, in quanto indissolubilmente legate fra di loro.

Immagina di provare paura. La mente registra l’informazione, come conseguenza il respiro diventa corto e il corpo si tende, irrigidendosi. Questa informazione va in tutte e tre le direzioni. Non appena il corpo (o la mente) si rilassa, passata la paura, il respiro torna normale.

Tutto questo normalmente avviene a livello inconsapevole.

Immagina invece di avere tra le mani strumenti per vivere consapevolmente ogni emozione, e di poter gestire consapevolmente sia il corpo, sia il respiro, sia la mente.

Questo significa essere padroni di se stessi; avere in mano strumenti potenti, e saperli gestire innanzitutto per il proprio bene.

Lo Yoga aiuta innanzitutto a far questo. Lavora contemporaneamente su tre livelli: riequilibrio fisico, energetico e mentale, perché conosce perfettamente il legame esistente tra corpo-respiro e mente.

Fondamentalmente, le posizioni yoga, le asana, liberano il corpo dalle tensioni e dai disturbi legati allo stress; ciò permette alla respirazione di diventare più ampia e più consapevole, cosa che influenza direttamente la mente, portandola in uno stato di sempre maggior calma.

Come praticare yoga contro gli stati d’ansia
Le pratiche yoga più indicate contro gli stati d’ansia sono sicuramente le asana dello Hatha Yoga e tutte le pratiche equilibranti di Pranayama, anche conosciute come “tecniche per conoscere ed armonizzare respiro”.

La forza dello Yoga è che mentre si lavora sul corpo, anche mentre si sta praticando la sequenza più dinamica che esiste, come lo può essere il Saluto al Sole, Surya Namaskara, l’effetto sarà sempre anche energetico e psichico.

Si tonificano sicuramente muscoli ed articolazioni con la pratica, ma contemporaneamente il respiro più libero permette di accumulare più energia vitale, che va a toccare i punti bui e i deficit energetici nella mente, per illuminarli di consapevolezza e nuova energia.

Così gli stati d’ansia (e qualsiasi altro disturbo di origine psichica) perde forza, e inizia un processo di purificazione che gradualmente rimuove l’ansia anche dalla mente.



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