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Assegno separazione alla moglie: ultime sentenze

Le ultime sentenze su: separazione dei coniugi; assegno di mantenimento; tenore di vita goduto durante il matrimonio; coniuge economicamente più debole; assegno al coniuge separato e attitudine al lavoro del coniuge beneficiario.
del 20/06/19 -

È da escludere l’obbligo di versare un assegno di mantenimento in favore della moglie per il marito che, pur guadagnando mensilmente più di mille euro rispetto a quanto percepito dalla donna, si trovi costretto a versare una rata di mutuo di circa mille euro per l’acquisto della quota di metà della casa coniugale appartenente alla moglie, la quale con la somma incassata ha potuto acquistare una casa di proprietà in cui abitare dopo la separazione.
Cassazione civile sez. VI, 05/11/2015, n.22603

Per la deduzione dal reddito dell’assegno corrisposto alla moglie in esecuzione dei patti della separazione consensuale tra i coniugi, in base a titolo di formazione giudiziale, tra i coniugi non è richiesta la tracciabilità del pagamento del predetto pagamento essendo sufficiente la quietanza rilasciata dalla moglie.
Comm. trib. prov.le Modena sez. III, 04/05/2015, n.414

Va riconosciuto il diritto dell’ex moglie, che ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla conduzione familiare, di ricevere l’assegno divorzile, confermando l’ammontare stabilito in sede di separazione per l’assegno di mantenimento. In applicazione del principio stabilito da Cass. 10 maggio 2017, n. 11504 sussistono infatti i presupposti per riconoscere l’an del diritto della convenuta a vedersi corrispondere l’assegno divorzile poiché, alla luce della complessiva valutazione di tutti gli indici indicati dalla Suprema Corte nella sentenza citata, la stessa non può ritenersi economicamente indipendente, in ragione della mancanza di unreddito da lavoro certo e della ragionevole impossibilità oggettiva, data l’età raggiunta, di poterselo procurare.
Tribunale Milano sez. IX, 03/10/2017, n.9868

In tema di determinazione dell’assegno per la moglie e alla determinazione del contributo al mantenimento delle figlie, deve essere cassata, in quanto carente ed inadeguata, la decisione che abbia trascurato una qualsiasi analisi delle condizioni economiche dei coniugi.
Cassazione civile sez. VI, 16/04/2015, n.7814

Il coniuge separato ha il diritto di mantenere lo stesso tenore di vita goduto durante il matrimonio. Pertanto, se esso non dispone di redditi adeguati per farlo, l’ex coniuge più facoltoso è tenuto a versagli un assegno adeguato a tal fine. La Cassazione ha così respinto le richieste di Berlusconi in ordine alle somme corrisposte alla ex moglie Veronica Lario nel periodo di separazione.
Cassazione civile sez. I, 16/05/2017, n.12196

Sintesi estrapolata dall’articolo pubblicato sul sito laleggepertutti.it



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