Aromaterapia: l'uso degli oli essenziali

Scoperta in Francia, l’aromaterapia era già nota e praticata già da greci e romani. Ma l’aromaterapia cos’è esattamente? E come funziona? Vediamolo assieme.
del 16/10/19 -

AROMATERAPIA SIGNIFICATO

Con il termine “aromaterapia” si indica l’utilizzo di essenze aromatiche, altrimenti dette oli essenziali, per il mantenimento della salute o per la terapia.

Il concetto deriva dal francese aromathérapie e venne introdotto negli anni ’20 del Novecento da René Maurice Gattefossé. Questo chimico francese, studiando le applicazioni cosmetiche degli oli essenziali, notò importanti effetti dell’olio di lavanda sulle ustioni.
Un altro francese, Jean Valnet, portò avanti l’impiego terapeutico delle essenze, sfruttandole durante la seconda guerra mondiale per medicare le ferite dei soldati.

OLI ESSENZIALI UTILIZZO NELLA STORIA

Se la storia dell’aromaterapia è relativamente breve, tuttavia, la storia dell’utilizzo di essenze di piante aromatiche è molto antica.

Infatti, già Egizi, Greci e Romani utilizzavano gli oli aromatizzati con le erbe per:
• profumare il corpo e i vestiti;
• purificare l’aria;
• creare unguenti con funzioni medicamentose.

OLI ESSENZIALI PER MASSAGGIO E L’AROMATERAPIA IN EUROPA

L’utilizzo degli oli essenziali nel massaggio e l’approccio “psicologico” che spesso lo caratterizza sono uno sviluppo degli anni Settanta. Secondo questo approccio, particolarmente in voga nei Paesi anglosassoni ed esportato negli ultimi anni in Europa, l’aromaterapia è sempre intesa, specie in Inghilterra, come una terapia di massaggio.
In Francia invece questa disciplina è intesa come branca della fitoterapia. Attualmente, comunque, l’aromaterapia è considerata un ramo della fitoterapia che utilizza gli oli essenziali distillati dalle piante per trattare un’ampia gamma di disturbi.

Il trattamento con queste sostanze è:
• topico. Quindi con potenzialità antibatterica, antinfiammatoria, antiossidante e analgesica;
• sistemico. Quindi con interazione con i recettori del bulbo olfattivo e quindi stimolazione dell’area del cervello emozionale: il sistema limbico.

OLI ESSENZIALI COSA SONO? Ma esattamente, cosa si intende per olio essenziale?

Si tratta della frazione odorosa volatile estratta dalle piante, in particolare di alcune sue parti (fiori, resina, corteccia, radici, buccia, foglie, frutti).

L’olio essenziale è quindi un concentrato di molte molecole sintetizzate dalle piante per difendersi dalle aggressioni ambientali, dagli agenti fisici (soprattutto il calore del sole), dagli agenti biologici (batteri, virus, funghi, insetti, vermi ecc.).
Odore e volatilità spesso sono associati. Affinché una molecola abbia un odore, infatti, è necessario che possa diffonderlo debolmente nell'aria.


OLI ESSENZIALI PROPRIETÀ
Gli oli essenziali hanno proprietà fisiche, chimiche e terapeutiche, con un’azione che non è mai limitata o specifica per un organo, ma è più generale sull'organismo in tutte le sue affezioni.

AROMATERAPIA COS'È E COME SFRUTTARLA

L’aromaterapia, quindi, utilizza le proprietà naturali degli oli essenziali a fini terapeutici.
D’altronde, l’eccezionale potere di penetrazione e di diffusione degli oli essenziali all'interno del corpo ha portato a un consolidamento tale dell’applicazione esterna, da permettere di trarre benefici anche da alcuni oli essenziali che difficilmente potrebbero trovare impiego.

L’uso degli oli essenziali in medicina vede così oggi un razionale impiego in:

• affezioni dermatologiche di varia eziologia,
• ferite più o meno infette;
• affezioni delle vie respiratorie batteriche e virali;
• malattie dell’apparato gastro-intestinale;
• patologie batteriche urinarie;
• trattamento dei parassiti intestinali;
• altre malattie infettive microbiche.

LE TECNICHE DI UTILIZZO DEGLI OLI ESSENZIALI

Le tre principali tecniche di utilizzo degli oli essenziali sono:
• la diffusione ambientale;
• il contatto con la pelle
• l’ingestione.

In tutti i casi, l’olio essenziale passa nel sangue e quindi raggiunge l’intero organismo.
LA DIFFUSIONE AMBIENTALE

Nella prima modalità di utilizzo (per diffusione) si usano diffusori realizzati in diversi materiali e dotati di una vaschetta atta a contenere acqua e alcune gocce di olio essenziale o una miscela di questi.
Quindi, si accende l’apposita candela o la lampada – nei diffusori di aromi elettrici – per attivarli.
Certo è che quando vengono utilizzati gli oli essenziali in questa maniera, occorre distinguere tra inalazioni umide e secche.

• Nelle prime – i cosiddetti suffumigi – si addizionano, in una ciotola piena di acqua calda, poche gocce di olio essenziale per volta. Quindi, si avvicina il capo coperto da un asciugamano e si respira, inalando per circa 5/10 minuti.
• Nelle seconde (inalazioni secche), invece, è sufficiente versare un paio di gocce di olio essenziale su un fazzoletto, quindi si inspira.

L’USO TOPICO: NON SOLO MASSAGGI O FRIZIONI


  • Quando l’aromaterapia prevede un uso topico delle essenze, si può effettuare un massaggio aromatico (o frizione), diluendo poche gocce di olio in un prodotto vettore, sia esso olio di argan, jojoba, oliva ecc.

  • Questa preparazione potrà essere utilizzate a sua volta anche in un bagno caldo, ma anche per maniluvi o pediluvi.

  • Da non dimenticare che la medesima soluzione potrà essere posta su una spugna e utilizzata durante una doccia.



USO ORALE E L’IMPORTANZA DELL’AROMA-TERAPEUTA

Infine, la somministrazione orale degli oli essenziali può essere effettuata, versando tali essenze in sostanze che fungono da vettori:


• un cucchiaino di miele
• uno sciroppo
• olio
• pane
• zucchero

In alternativa possono essere aggiunte a tinture madri o gemmoderivati. Il dosaggio varierà a seconda degli oli essenziali impiegati e della problematica da trattare.
Inoltre, questo utilizzo va effettuato solo dopo il parere positivo dell’aroma-terapeuta.

AROMATERAPIA COS'È E A COSA SERVE: CONCLUSIONI

L’aromaterapia è quindi un trattamento complementare estremamente versatile che consente di affrontare in maniera delicata, ma efficace numerose problematiche. L’aromaterapia è inoltre in grado di andare all'origine dei disturbi e, conseguentemente, intervenire sulle loro cause scatenanti e non solo i sintomi.

(fonte: blog Dott. Giorgini)



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