Arnica: l’aiuto di primo soccorso per tutti!

Arnica montana è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Compositae, i cui capolini giallo-oro spuntano dai prati e alpeggi di montagna.
del 30/10/15 -

Il nome “arnica” deriva da una parola greca che significa “starnuto”, in quanto i fiori e le radici hanno un odore che induce appunto a starnutire; esiste anche un’altra possibile derivazione dal termine greco che significa “pelle di agnello”, in questo caso in riferimento alla delicata tessitura delle sue foglie. Il nome della specie “montana” è legato all’habitat di questa favolosa pianta: la montagna.

Ricercata per le sue notevoli virtù, per proteggere l’Arnica dal rischio di estinzione è stato necessario introdurre regole che vietano la raccolta della pianta spontanea per uso industriale.

Impiegata per secoli in Europa ed America per le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, era usata localmente su distorsioni, contusioni, ferite e geloni, in forma di tintura diluita al 10-20%. L’uso interno era più raro e vi si ricorreva in caso di spasmi venosi, di arteriosclerosi e per le proprietà sedative sul sistema nervoso. Nella medicina popolare trovava impiego come emmenagogo (per provocare, favorire o aumentare il flusso mestruale); mentre ad alte dosi, era usata come abortivo. Le ostetriche la utilizzavano per evitare la febbre puerperale, ovvero l’infezione batterica dell’utero in seguito a parto o aborto. Un altro uso popolare riguarda le foglie, che dopo essere state essiccate, venivano utilizzate come tabacco da naso, utilizzo che ha reso famosa l’Arnica come il “tabacco di montagna”.

Tra le tante virtù, l'Arnica vanta proprietà antimicrobiche (attive nei confronti di batteri e funghi), antitumorali (grazie ai suoi principi attivi ad azione citotossica), cardiotoniche, coleretiche (ovvero stimola la produzione di bile), diuretiche e immunostimolanti.

Oggi l'assunzione per uso interno è riservata esclusivamente alle preparazioni omeopatiche, dove viene impiegata per il trattamento di traumi, dolori influenzali, artriti, fragilità capillare, varici ed emorroidi. Questo perché la somministrazione orale di Arnica, non diluita nel modo opportuno, può provocare palpitazioni, turbe respiratorie, mal di testa, oltre ad avere azione irritante sulle mucose.

La sua piena efficacia si esprime nel campo dei disturbi muscolari ed articolari, dove l’uso esterno risulta il più adatto. L’Arnica possiede infatti forti proprietà antinfiammatorie, anti-edematose e analgesiche, molto utili in caso di:
- Distorsioni
- Stiramenti e strappi muscolari
- Contusioni
- Dolori muscolari
- Ematomi
- Edemi
- Lividi
- Dolori reumatici.

Proprietà conferite dal fitocomplesso e in particolare dall’elanina, un principio attivo che blocca la liberazione di istamina e dei mediatori pro-infiammatori.

Interessante la capacità dell’Arnica di regolare l’attività di certi enzimi coinvolti nella degradazione della cartilagine. L'azione protettiva è molto utile in caso di patologie a carico del sistema osteo-articolare come, ad esempio, l’osteo-artrite. Questa diffusa e fastidiosa malattia degenerativa è caratterizzata dalla progressiva distruzione della cartilagine delle articolazioni, dalla compromissione della capsula articolare dei legamenti (ovvero quel tessuto connettivo che circonda le superfici articolari ed è essenziale per proteggere e mantenere in connessione le porzioni coinvolte nell'articolazione), dalla compromissione della membrana sinoviale (ovvero la parte interna della capsula articolare, che è un sottile strato di tessuto connettivo che protegge l’articolazione e i tendini dove non è presente la cartilagine).

La capacità di inibire le sostanze che il corpo libera scatenando l’infiammazione è utile anche in caso di artrite reumatoide, malattia reumatica infiammatoria, autoimmune, che si manifesta con infiammazione cronica e progressiva della membrana sinoviale. A differenza dell'osteo-artrosi non interessa le cartilagini ma porta a un’erosione dell'osso, dove la cartilagine non è presente.

L’Arnica è una valida alleata proprio per tutti, costituendo un ottimo aiuto sia per dolenzia muscolare, che in caso di traumi. In particolare gli sportivi e chi è sottoposto spesso a sforzi fisici intensi farebbe bene a portarla sempre con sé.

Infatti:
- Favorisce la distensione della muscolatura e accorcia i tempi di recupero
- Aiuta a ridurre la sensazione di indolenzimento che segue periodi di inattività prolungata, come in caso di degenza, e favorisce la ripresa muscolare
- Limita i gonfiori, non solo causati da colpi e cadute ma anche legati a operazioni, fasciature e ingessature
- Facilita il riassorbimento dei liquidi, diminuendo il gonfiore e la formazione dei lividi
- Esercita un'azione antinfiammatoria e disinfettante anche per punture di insetto e foruncoli

L’uso eccessivamente prolungato potrebbe creare, in soggetti particolarmente sensibili, irritazioni della pelle fino a dermatite, eczema o formazione di vescicole. Ma sono casi veramente rari.

L’Arnica miscelata con l’argilla è perfetta in caso di reumatismi, edemi e versamenti perchè crea una sinergia utile per favorire il riassorbimento dei liquidi e contrastare dolore e infiammazione: impacchi di Arnica e argilla aiutano a sgonfiare la parte dolorante più velocemente.

Per tutte queste sue proprietà l’Arnica è davvero amica nostra e nemica di tutti i dolori muscolari e articolari.



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