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Andare in moto è pericoloso? 5 consigli al motociclista prudente

Le due ruote sono una forte passione per moltissime persone, professionisti e non; uomini e donne di ogni età scendono in strada con i più disparati modelli di moto in circolazione.
del 29/07/14 -

Un amore molto diffuso non soltanto tra gli appassionati occasionali ma anche per chi vuole evitare il traffico delle città più affollate o trovare più facilmente un comodo parcheggio senza girare ore nel vano tentativo.

È bene sapere però che il codice della strada al quale è sottoposto un motociclista è molto simile a quello di un’automobilista; erroneamente alcuni motociclisti si sentono estranei alle più chiare segnaletiche di questo codice. Capita così di vedere sorpassi dal lato destro, centauri sprovvisti di casco o addirittura due ruote che circolano allegramente in tratti di marciapiede.

Non sono molti infatti i motociclisti (pochissimi tra quelli alle prime armi) che indossano protezioni idonee per le gambe e il petto, paraschiena, ginocchiere, cinture, ecc.. Un altro fattore di pericolosità riguarda quindi la scarsa protezione che si avrebbe in caso di incidente, perdita del controllo del mezzo o sbandamenti.

I consigli che ci sentiamo in grado di fornire concernono la pericolosità delle nostre scelte se effettuate in maniera superficiale e senza le dovute competenze.
1 - Come prima cosa è bene avere una conoscenza completa del proprio mezzo. Risulterebbe alquanto pericoloso infatti guardare in continuazione il posizionamento del pedale del cambio, i tastini del cruscotto, ed altre parti della nostra moto mentre si è intenti a guidare. Una regola fondamentale non soltanto per i motociclisti ma in generale per tutti quelli che si mettono in strada è non distogliere mai lo sguardo dalla carreggiata. Mantenere ottimali i tempi di reazione per evitare possibili ostacoli e sorprese inaspettate; è vero che una moto evita più facilmente un ostacolo imprevisto ma è altrettanto vero che in caso di scontro le nostre protezioni sono minime rispetto ad un’automobile.

2 - Il secondo consiglio che ci sentiamo di fornire riguarda il perfetto funzionamento della due ruote che si possiede. È questo infatti un mezzo che necessita di dovute attenzioni; rispettare ogni revisione, controllare lo stato dell’olio del motore e la pressione delle gomme sono soltanto alcune delle precauzioni necessarie per non incorrere in spiacevoli sorprese.

3 - Darsi del tempo. Non pretendere di emulare campioni della moto Gp la prima volta che ci si monta in sella. Ricordarsi sempre che stiamo parlando di professionisti con allenamenti alle spalle vicini anche alle 8 ore giornaliere; ogni cosa necessita di un giusto tempo di addestramento o pratica, step by step.

4 - Altro importante avvertimento per motociclisti alle prime armi riguarda le condizioni metereologiche. Vento e pioggia sono i principali nemici. È opportuno moderare la velocità in caso di raffiche di vento, per limitare l’effetto vela e provare a tenersi ben saldi con i piedi piantati sulle pedane del nostro mezzo. La pioggia rende l’asfalto umido e scivoloso, diminuisce di netto la visibilità ed appanna pericolosamente la visiera dei caschi meno moderni. In questo caso abbassare ulteriormente l’andatura per saggiare meglio le condizioni del manto stradale, soprattutto in curva.

5 - Ultimo ma di fondamentale importanza al pari con gli altri risulta l’andamento del mezzo in caso di carico. Se ci troviamo con un passeggero, con un borsone legato alle spalle o una valigia fissata al portapacchi, il nostro veicolo subirà delle modifiche non certo inconsistenti, cambiando anche di parecchio la guida della moto. Ogni nostra reazione in questo caso diventa più lenta, di conseguenza gli spazi di frenata in caso di pericolo imminente si allungano.



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