Ammortizzatori: perché è opportuno sostituirli?

Ammortizzatori, questi sconosciuti: spesso si tende a trascurarli, sottovalutandone l'importanza per una guida sicura. Scopriamo come controllarli.
del 01/12/15 - di Laura Conti

Sono in molti a dimenticarsi di controllare e quindi di sostituire gli ammortizzatori, sia tra gli automobilisti che tra i riparatori di auto. Il sistema di sospensione del veicolo si basa su tre componenti: pneumatico, molla e ammortizzatore. Gli ammortizzatori sono un elemento essenziale all'interno del sistema di sospensione di un veicolo e hanno il compito di smorzare gli urti e gli scossoni durante la guida. Grazie agli ammortizzatori, l'ampiezza dei movimenti del telaio rispetto alle ruote dell'auto viene ridotta.

Perché spesso gli ammortizzatori sono trascurati?

Non sempre gli ammortizzatori sono percepiti come fondamentali per la sicurezza dagli automobilisti. Ecco perché spesso un autoriparatore tende a essere “reticente” e a non consigliare al cliente di sostituirli. Chi guida infatti sa di dover cambiare le pastiglie o i dischi, perché considera i freni indispensabili per una guida sicura, ma non si rende conto che anche gli ammortizzatori giocano un ruolo importante.

Ammortizzatori, cosa succede quando sono usurati

Se gli ammortizzatori sono troppo consumati, può diminuire il controllo in curva e aumentare pericolosamente la distanza di frenata, con conseguenze anche più drammatiche in caso di strade bagnate o innevate: il rischio di aquaplaning aumenta quasi del 10%. Se invece gli ammortizzatori sono in buone condizioni, possono garantire una maggiore sicurezza nella tenuta di strada e contribuiscono a ridurre la temuta sensazione del mal d'auto. Non è sufficiente avere pneumatici e freni nuovi di zecca; se gli ammortizzatori sono deteriorati, la guida sarà meno sicura a causa del ridotto contatto della ruota sulla strada. E non finisce qui: gli ammortizzatori usurati rischiano di consumare troppo gli pneumatici e di logorarli in modo irregolare.

Come e quando si consumano gli ammortizzatori?

Generalmente, nel 40% delle auto di 4 anni di età, gli ammortizzatori mostrano segni di usura. La percentuale si aggira tra il 40 e il 50% nei veicoli tra i 4 e i 6 anni e sale al 60,3% nel caso di auto con 11 anni di età. Occorre naturalmente ricordarsi che il consumo degli ammortizzatori dipende non solo dall'età dell'automobile e dal chilometraggio, ma da diversi altri fattori, come le condizioni delle strade, il tipo di guida e le condizioni di carico. Per valutare lo stato degli ammortizzatori, l'autoriparatore deve informarsi anche sullo stile di guida del cliente. In linea di massima, si consiglia di controllarli ogni 20.000 km e di sostituirli entro il limite degli 80.000 km.

Alcuni consigli per riconoscere l'usura

Come riconoscere un ammortizzatore troppo consumato? Come detto poco sopra, oltre all'età del veicolo e al chilometraggio, bisogna valutare lo stile di guida, il tipo di strada che si percorre solitamente e le condizioni di carico. Ecco qualche altro consiglio per capire quando sostituire gli ammortizzatori.

Valutare la precisione e la reattività dello sterzo. Uno sterzo poco reattivo o approssimativo nella risposta può indicare l’usura degli ammortizzatori.

Controllare gli pneumatici. Se gli pneumatici sono molto usurati, o se lo sono in modo irregolare, ad esempio in modo laterale o verso il centro, i responsabili possono essere lo sterzo o gli ammortizzatori.

Fare un test di sobbalzamento. Per eseguire il test in modo efficace, è necessario assicurarsi che gli ammortizzatori siano caricati, guidando l'automobile o facendo sobbalzare ogni estremità tre o quattro volte.

Cercare danni fisici visibili. Se si nota una eccessiva perdita di olio, può significare che la guarnizione dell’ammortizzatore non funziona adeguatamente e che il componente deve quindi essere sostituito. Occorre prestare attenzione anche alle sedi delle molle arrugginite e ai supporti usurati.

Per effettuare una prova su strada e valutare lo stato degli ammortizzatori, provate a vedere questo video.

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